Fino a qualche anno fa si credeva che il cervello si potesse sviluppare solo fino a una certa età, dopo la quale avrebbe inizio un inevitabile decadimento. Oggi si sa, invece, che anche il cervello degli adulti si può sviluppare e allenare. Attenzione e memoria, due doti che durante gli anni della scuola sono incoraggiate e allenate, rischiano di andare pian piano perdendosi in età adulta, principalmente per ragioni di pigrizia.
L’attenzione e la memoria consentono al cervello adulto di apprendere con più facilità nuove informazioni, ma anche di risultare più produttivo e performante, a parità di sforzo, nell’attività lavorativa.
Ecco cinque strategie proposte dagli esperti per mantenere allenate le facoltà cognitive e facilitare uno stato di concentrazione produttiva:
Se è scontato che per raggiungere uno stato di concentrazione ideale dovremmo evitare ogni tipo di distrazione (in primis, lo smartphone con relative notifiche), è anche vero che un’atmosfera “ferma” e monotona ci conduce pian piano a un allentamento dell’attenzione, a una noia letargica. Ecco perché è importante, a seconda del tipo di attività, concedersi pause ben cadenzate: una volta ogni mezz’ora, interrompere l’attività e concedersi un breve momento di stretching; una volta ogni due ore fare una pausa lunga o addirittura cambiare ambiente di lavoro.
Perché a scuola tanti di noi sottolineavano alcune frasi utilizzando gli evidenziatori? Semplice: per aiutarsi a fissare i concetti grazie alla memoria grafica. Ognuno di noi possiede delle strategie di memorizzazione personali, nelle quali uno dei tre sensi principali (tatto, vista, udito) viene eletto come veicolo principale dell’apprendimento. La maggior parte delle persone possiede una memoria visiva ed è per questo che aiutandosi con colori ed elaborazioni grafiche è possibile imparare più in fretta.
Una volta finita la scuola, molti tendono a credere che fissare i concetti a memoria sia inutile. Eppure, mandare a memoria un certo numero di informazioni velocizza il lavoro e mantiene allenato il cervello.
Fare più cose contemporaneamente: a chi non succede? Viviamo in una società dove il multitasking è considerato un valore; eppure, frammentare la propria attenzione in attività differenti e contemporanee nuoce alla concentrazione e all’efficienza, oltre ad aumentare la sensazione di ansia e stress.
Quando è davvero necessario concentrarsi, l’ambiente di cui ci circondiamo ha una grande importanza. La mente e il fisico hanno bisogno di predisporsi all’attività in un ambiente ben illuminato, privo di forti rumori, sufficientemente caldo e confortevole. Anche possedere una finestra sulla quale alzare ogni tanto lo sguardo è molto importante. Purtroppo, molti uffici e fabbriche sono dotati di luci artificiali fastidiose e di scarsa luce naturale: ciò tende a disturbare il cervello, anche se non sempre ne siamo coscienti.
Anche se allenare la memoria è importante, non dobbiamo essere troppo rigidi con noi stessi: adottare, quando è necessario, degli “aiuti esterni” sotto forma di mappe concettuali, di elenchi o di carte mnemoniche non è certo un errore. Il concetto è che i supporti per la memoria sono solo degli aiuti, non sostituiscono la vera e propria attività cerebrale legata al ricordo e all’attenzione. Ecco perché i supporti mnemonici sono accettati anche in alcune scuole.
In conclusione, allenare la memoria e l’attenzione è possibile non solo con la forza di volontà, ma anche con la predisposizione di condizioni ambientali idonee.