Ci sono coppie che fin da subito sono molto aperte alla socialità e amano intervallare momenti a due e uscite con il gruppo di amici di lui o di lei; ci sono poi coppie più timide e ritirate e infine, all’estremo opposto, c’è il “pocketing”, quando uno dei due partner sembra nascondere ai propri amici e parenti l’esistenza dell’altro. Il termine deriva dal sostantivo inglese pocket, cioè tasca: la metafora di un partner tenuto “nel taschino”, un luogo privato e coperto dallo sguardo altrui, è emblematica.
Non è difficile capire quando una persona ci sta facendo pocketing. Se si sta sempre in due, se lui o lei trova qualsiasi scusa per non presentarci gli amici e la famiglia, se addirittura cambia strada per non salutare un amico mentre è in giro con noi, è chiaro che qualcosa non va.
Il punto è cercare di capire il perché di questo atteggiamento, da cosa nasce e che implicazioni può avere sulla relazione di coppia. Anticipiamolo pure: di solito non è niente di positivo.
I motivi più frequenti che spingono una persona a fare pocketing sono:
Come abbiamo visto, le cause del pocketing possono essere tante, alcune comprensibili e altre meno. Una volta che si è notato questo atteggiamento, è importante parlare apertamente con il partner e determinare che cosa lo spinge a comportarsi in questo modo; dopodiché è il caso di fare una valutazione onesta con se stessi e capire se si vuole continuare una relazione. Infatti, alcune delle cause del pocketing non minano le basi della relazione, mentre altre incidono profondamente sulla serietà della stessa.
Nessuno merita di avere accanto un partner inaffidabile o che si vergogni di lui: tutti meritiamo invece di vivere il tipo di relazione che il nostro cuore ci suggerisce. Se quello che stiamo cercando è una relazione seria e onesta, il pocketing potrebbe indicarci che la persona che abbiamo accanto non è in grado di darci ciò che vorremmo.