Perché molte persone non amano leggere?
Leggere è un’abitudine decisamente positiva, piena di benefici per l’anima e non solo. Eppure, sono tante le persone che non amano dedicarsi ai libri. Come mai?
Leggere è un vero e proprio toccasana per l’anima. Grazie ai libri possiamo viaggiare con la mente in un modo molto diverso da quando facciamo al teatro o al cinema: le parole ci trascinano in un paesaggio del quale siamo noi a scegliere i colori e i contorni. Possiamo tornare indietro, fermarci su una frase, assaporare la bellezza di una parola e tenerla dentro di noi; possiamo aprire il nostro libro ovunque ci troviamo, anche in mezzo al caos di un treno affollato, e varcare le porte di un mondo completamente diverso. Oltre a ciò, la lettura ha molti altri benefici:
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- Stimola la mente rallentando lo sviluppo di malattie neurodegenerative come Alzheimer e demenza senile.
- Riduce lo stress, facilitando il rilassamento psicofisico.
- Espande il vocabolario e il bagaglio di conoscenze individuali.
- Migliora la memoria, la capacità di concentrarsi e l’abilità nella scrittura.
Visti i benefici sarebbe auspicabile che tutti leggessimo, eppure non è così: tante persone non amano questo tipo di attività. Perché?
- La maggior parte delle persone che non amano leggere ha tratto questa avversione da un certo tipo di educazione. Molti bambini sono incoraggiati a leggere in modo sbagliato, sostituendo al concetto di piacere quello di obbligo. Pertanto migliaia di adulti portano dentro di sé un’avversione atavica per la lettura, che è vista non come un bello svago ma come una sorta di imposizione morale.
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- Tante persone che affermano di non amare la lettura hanno un concetto inesatto di cosa significhi leggere. La lettura infatti non si riferisce solo ai classici letterari: anche chi consulta con piacere riviste, fumetti e giornali è un lettore.
- Le persone che non amano leggere hanno spesso un diverso stile di apprendimento. Chi si qualifica come una persona “visiva” tende a preferire i film ai libri; chi è “uditivo” preferisce di norma gli audiolibri. Oggi, rispetto al passato, la conoscenza passa attraverso vari canali ed è quindi più facile che chi ha certi stili di apprendimento si rivolga a media diversi dai libri. Non c’è niente di male.
- Anche lo stile di vita e la mancanza di abitudine contano. A volte, chi dice di non amare i libri è semplicemente una persona che non ci ha mai provato, a leggerli!
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L’importante, come sempre, è essere onesti con se stessi e non vergognarsi. Quando ci si deve informare su un certo argomento leggere è necessario, ma non tutti leggono volentieri nel tempo libero: non c’è niente di sbagliato in questo. Si sente spesso dire che chi non legge è una persona meno intelligente o meno profonda delle altre: non è affatto vero. Finché non insegneremo ai nostri figli ad amare la lettura perché leggere è bello, divertente e appassionante, non faremo altro che coltivare generazioni di illettori. Finché metteremo alla gogna chi non ama leggere, dimostreremo di aver imparato ben poco l’apertura mentale e la tolleranza che i migliori libri dovrebbero ispirarci…
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