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    Se reprimi le emozioni il corpo si ribella
    Le emozioni negative, quando si protraggono a lungo, possono danneggiare il corpo. Questa è la spiegazione che la scienza moderna dà a molti piccoli e grandi disturbi che appesantiscono la vita quotidiana: dalla cefalea agli eritemi, siamo di fronte a una serie di segnali da comprendere prima che curare.

    La psicosomatica è un ramo della scienza che sta a metà tra la medicina e la psicologia. Si occupa, infatti, della dinamica mente-corpo e in particolare dei disturbi che hanno un’origine emozionale e che, attraverso il sistema neuro-endocrino, passano dalla sfera della mente a quella del corpo. 

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    La ricerca psicosomatica ci dice che, a volte, le forti emozioni come la paura, la rabbia o l’ansia possono scatenare dei malesseri fisici quando sono represse. I malanni che ne derivano non sono, come si potrebbe pensare, delle pure illusioni: un malessere psichico può originare veri disturbi medici anche gravi. 

    Perché succede tutto questo? Le emozioni negative come la preoccupazione o l’apprensione, se protratte nel tempo, mantengono il sistema nervoso in un costante stato di eccitazione. Questa eccitazione è, per il sistema corporeo, un segnale di allarme e gli organi più deboli e sensibili possono risentirne. 

    Ecco le parti del corpo maggiormente coinvolte dai disturbi psicosomatici: 

    • L’apparato digerente: detto anche il “secondo cervello”, è come un sismografo della nostra anima. Ecco perché è il primo a soffrire quando la nostra mente è piena di emozioni inespresse. 
    • L’apparato cardiocircolatorio: la tachicardia e l’aritmia permanenti di chi è ansioso o sta vivendo un momento difficile sono un chiaro segnale del legame mente-corpo e dell’impatto delle emozioni sul nostro cuore. 
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    • L’apparato respiratorio: l’iperventilazione e altre manifestazioni sono tipiche di chi sta vivendo forti emozioni e non riesce a esprimerle. 
    • L’apparato genitale è molto delicato e risente delle emozioni represse. Le emozioni represse possono dare origine a problemi funzionali in ambito sessuale o, per le donne, a dolori mestruali forti. 
    • Il sistema musoscheletrico: con tipiche cefalee, crampi e sintomi di stanchezza cronica 
    • Il sistema cutaneo: con eruzioni, psoriasi e altri disturbi. 

    Come si può vedere, quasi l’intero corpo può essere vittima degli “attacchi” della mente. Ecco perché è importante, in primo luogo, ascoltarsi e prendersi cura della propria salute, senza trascurare i piccoli disturbi, e poi risalire dal sintomo esteriore a quello originario, interiore. Per farlo si può chiedere l’aiuto di un terapeuta specializzato (cosa necessaria quando certi sintomi sembrano essere divenuti cronici) ma la prima cosa da fare è uscire dalla spirale della negazione e accettare che tutti, ma proprio tutti i segnali del corpo vanno accolti e ascoltati. Il corpo contiene infatti, al pari della mente, preziosi segreti che se compresi correttamente possono davvero migliorare la vita. 

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    Nessuno è immune dallo stress e dall’ansia, e nel corso dell’esistenza possono capitare (purtroppo) situazioni traumatiche di ogni genere: ma per fortuna è il nostro stesso “soma” a suggerirci la via della soluzione. Un aiuto medico combinato a una comprensione psicologica dei fattori di rischio presenti nel passato o nella vita di ogni giorno rappresenta la strategia vincente. Questi disturbi “fantasma”, senza cause apparenti, non sono altro che la voce della nostra mente che dice: riposati (tachicardia), respira (iperventilazione), coccolati (problemi alla pelle)… ascoltiamola, allora, sempre!

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     Commenti (1)
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    1. orchidea52, Copparo (Emilia Romagna)
      Tutto quello che è scritto in questo articolo è la pura verità, io ne soffro di queste (tra virgolette) patologie, non mi sono mai curata di me stessa e non sono stata mai capace di dire di no quando ce ne fosse bisogno. Adesso mi ritrovo con mille problemi cronici, tra questi, il problema della digestione e tante altre cose. Non trascuratevi e prendetevi cura di voi stessi prima che sia troppo tardi
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