La borsa è, si potrebbe dire, un’appendice per ogni donna. Nata inizialmente per portare con sé denaro o piccoli oggetti, nel tempo è diventata un elemento integrante dell’abbigliamento e, come questo, è cambiata nella storia e continua a cambiare. L’evoluzione della borsa si muove non solo in base alle mode del momento ma anche al ruolo che la donna riveste nella società: infatti si è evoluta di pari passo con l’emancipazione femminile.
Ogni borsa, nel design, assolve a funzioni diverse in relazione ai momenti nei quali viene portata: esiste la borsa per il lavoro, la borsa per il tempo libero, la borsa per la sera. Lo stile, le dimensioni, il tessuto sono diversi e concepiti proprio per l’uso che ne viene fatto; le borse grandi solitamente vengono utilizzate di giorno, per recarsi al lavoro o per assenze prolungate da casa, le borse in tessuto o piuttosto colorate sono preferite nei momenti di svago, infine le borse clutch o pochette, in pelle o materiale simile, accompagnano occasioni serali e appuntamenti mondani.
Si è sempre ironizzato sul fatto che le donne non escono mai di casa senza una borsa e sul fatto che in essa ci si trovi il mondo: un’infinità di oggetti non sempre indispensabili ma che costituiscono, per l’universo femminile, un bagaglio del quale non si riesce a privarsi sostituendo di fatto, nell’inconscio, l’ambiente domestico, anche in funzione di eventuali emergenze o imprevisti.
La borsa, vista in questa accezione, ha quindi il compito di surrogato temporaneo della sicurezza e dell’intimità della propria casa ed è per questo che la borsa è quasi un territorio segreto e inviolabile per una donna. Non a caso ci si scherza spesso su! Della serie, mai mettere mani nella borsa di una donna, non sai cosa ci potresti trovare…
Sono state date, nel tempo, varie interpretazioni psicologiche sull’uso della borsa da parte della donna, dalle teorie freudiane a quelle dei giorni nostri. Ciascuna corrente di pensiero ha visto in questo accessorio significati inconsci profondi. Freud, come in altri ambiti da lui analizzati, ne rinveniva aspetti legati alla sessualità, sia nelle borsette piccole che, aperte e chiuse ritmicamente da qualche sua paziente potevano simulare un atto sessuale, sia nelle borse più grandi che, a forma di uovo, potevano rappresentare l’utero materno.
Oggigiorno una borsa grande rappresenterebbe una personalità forte che non teme il giudizio degli altri, soprattutto se portata sul gomito, in una sorta di ostentazione della propria sicurezza e autostima. Viceversa una borsa molto piccola sarebbe preferita da donne più timide, in una sorta di riparo dagli sguardi altrui; una borsa a tracolla, portata sul davanti potrebbe simboleggiare un bisogno di protezione.
Infine, un commento a parte sulle it bag, le borse di design costose che assurgono a status symbol; ebbene in tal caso dietro al loro uso si cela l’esibizione di appartenenza ad una specifica classe sociale o più modestamente, in chi non ne fa parte, del desiderio di appartenervi.
La borsa non è un accessorio solo femminile, chiaramente, eppure il design che contraddistingue l’accessorio femminile ha poco a che fare con la staticità del borsello maschile. Negli ultimi anni, complice anche una moda più giovane e casual, la borsa classica nelle sue varianti è stata sostituita sempre più spesso anche da altri tipi di contenitore: dai marsupi moderni, dal sapore boho chic e decisamente più ampi rispetto a quelli di un tempo, agli zainetti da donna.