Romantizzare significa, nel gergo degli esperti in relazioni, considerare qualcosa o qualcuno speciale, assolutamente positivo, anche a prescindere da quanto lo sia realmente. Insomma, è una forma di visione distorta che è profondamente legata al romanticismo.
Quando parliamo di ex, romantizzare significa ricadere nell’idealizzazione di una persona che nei fatti si è dimostrata inadatta a noi: tendiamo a ricordare solo le cose belle fatte insieme, solo gli aspetti positivi dell’altro, solo il piacere della relazione finita cancellando dalla memoria tutti i lati più scabrosi. Ma come mai?
La tendenza a ricordare il bene e a mettere tra parentesi il male del passato fa parte della natura degli esseri umani: i bei ricordi ci riportano sensazioni piacevoli (anche la nostalgia e la malinconia sono considerabili tali) mentre il ricordo dei torti subiti sconvolge la nostra mente ostacolandoci il cammino.
Si dice che le donne, dopo aver partorito, dimentichino tutto il dolore non appena tengono tra le braccia il loro figlio; per questo sarebbero ben disposte ad avere altri bambini, sopportando di nuovo lo stesso malessere. Questa spiegazione è piuttosto grossolana, se non proprio sbagliata, ma ha un fondo di verità: tutti e tutte noi tendiamo a rivestire il passato, anche quando è terribilmente doloroso, con uno strato d’oro che ce lo renda più piacevole.
Così accade anche con gli ex: quando vivevamo con loro trovavamo insopportabile la nostra condizione ma, dopo averli lasciati, improvvisamente li rivorremmo. Dimentichiamo il dolore, ma non solo, troviamo attraente il passato perché già visto, conosciuto e sperimentato: decisamente meglio rispetto all’ignoto che il futuro ha in serbo per noi.
Abbiamo detto che questo meccanismo è naturale, quindi niente di cui preoccuparsi. L’importante è esserne consapevoli e saper smascherare, all’occorrenza, l’autoinganno. Perché talvolta romantizzare il partner ci impedisce di andare avanti con la nostra vita, tenendoci legati al passato.
Se il passato diventa un rifugio troppo confortevole, infatti, perdiamo parte della spinta che ci serve per guardare al futuro. È proprio andare avanti, guardare in faccia l’ignoto e stringere legami con persone nuove ciò che ci porterà alla felicità! Ecco perché, quando la tentazione di romantizzare il partner è andata troppo in là, gli esperti suggeriscono di provare a tenere un “diario dei cattivi ricordi”: mettere su carta in maniera razionale tutti i motivi per cui il rapporto passato non ha funzionato e rievocare i motivi per i quali si è deciso di interromperlo è utile per contrastare l’idealizzazione.
È utile anche rompere, se sono rimasti, i legami residui con la figura dell’ex. Bloccarlo/a sui social media per un certo tempo è un’azione molto semplice che però può rivelarsi straordinariamente utile per limitare la quotidiana esposizione a ricordi nostalgici. Anche confrontarsi con i propri amici e familiari, chiedendo loro un giudizio obiettivo sull’ex, può aiutare a ristabilire un giudizio corretto sul rapporto trascorso. Infine, provare a conoscere persone nuove impegnandosi concretamente nell’instaurazione di nuove amicizie può aiutare a superare l’attaccamento al passato.