Lasciare andare una persona a lungo inseguita significa fermare una corsa infruttuosa verso una meta che non ha senso raggiungere. Nonostante la logicità del concetto, la pratica è ben più difficile da attuare. Nella seduzione c’è sempre una componente di sfida, e più la conquista è difficile e più ci si appassiona ad essa. Ma per ottenere la felicità che meritiamo, a volte occorre semplicemente smettere di cercare e fermarci, per scrutare le possibilità che abbiamo intorno.
In amore ci sono molti modi di essere assenti, e non sempre coincidono con il palese rifiuto: non è solo chi se ne va davvero a non esserci per noi, ma anche chi ci illude, chi evita l’impegno, chi recita per anni la parte del “non ancora convinto”, chi ci vuole amanti e non compagni, chi non ascolta la nostra voce, chi ci tradisce, chi tiene i piedi in due scarpe. Tutte queste persone sanno dove trovarci, eppure preferiscono lasciarsi semplicemente inseguire – forse perché non vogliono incontrarci davvero? Eppure noi, che ricordiamo loro quotidianamente il nostro indirizzo, abbiamo subito imparato a memoria il loro: perché non dovremmo meritare lo stesso grado di attenzione?
Che sia per amore della sfida, per insicurezza o per dipendenza affettiva, deroghiamo fin troppo spesso alla semplice regola della reciprocità. È per questo che abbiamo bisogno, ogni tanto, di un amico, di una voce esterna o di una “campanella nell’anima” che ci ricordi che abbiamo faticato fin troppo, che stavolta siamo noi a doverci far cercare.
Di amori impossibili è pieno il mondo e, guarda caso, sembrano sempre questi i più belli, come sembra bella la macchina che non possiamo permetterci di comprare o la posizione sociale che non abbiamo ottenuto. Se per il miglioramento materiale e sociale siamo sempre in tempo a lottare (ammesso che lo vogliamo) l’amore però non funziona così.
Forse avete sentito parlare della “sindrome della principessa triste”, tipica delle persone che non riescono a concedersi a chi le vuole perché convinte di non trovare nessuno alla loro altezza, e allo stesso tempo si struggono nel desiderio di amori “da favola”: quando inseguiamo chi non ci vuole, stiamo allo stesso tempo rifiutando tanti possibili amori sani, ma ci concentriamo soltanto su ciò che non possiamo raggiungere disprezzando ciò che è lì, pronto per noi. Siamo in qualche modo simili alle principesse tristi, e piano piano ci droghiamo di tristezza, senza riuscire a smettere.
Ma c’è un mondo ben più ricco e interessante al di là della nostra ricerca col paraocchi: un mondo fatto di incontri e di relazioni vere! Allora, ogni tanto, ricordiamo di fermarci e di abbracciarci, pensando che la vita non è solo fatica, ma anche festa, e che se qualcuno vuole negarci la sua partecipazione ad essa, tantissimi altri non vorrebbero altro che raggiungerci e godere con noi!