Gli anni della pandemia da Covid-19 hanno visto un aumento dell’attenzione pubblica al tema della solitudine, anche dal punto di vista medico: sono stati infatti osservati dagli scienziati i molti effetti negativi di uno stato di isolamento individuale protratto nel tempo. Tale attenzione ha stimolato, come contrappeso, una serie di ricerche sul suo contrario, ovvero sulla compagnia: i benefici dello stare in coppia sono indagati da anni e ultimamente anche il tema dell’amicizia, a lungo sottovalutato, sta stimolando nuove ricerche scientifiche.
D’altra parte, le relazioni amicali sono tra le più importanti e positive nella vita e apportano gli stessi benefici che sono tradizionalmente attribuiti ai rapporti romantici. Un gruppo di scienziati australiani, però, ha confermato una realtà che nel sentire comune era già data per assodata: farsi nuovi amici in età adulta è piuttosto difficile. Perché?
Le cause possibili sono tante, prima tra tutte la cronica mancanza di tempo che moltissimi adulti sperimentano. Secondo uno studio del 2018, infatti, lo sviluppo di un’amicizia è strettamente correlato alla quantità di ore trascorse insieme: servono circa 50 ore trascorse fianco a fianco per trasformare un semplice conoscente in un amico e almeno 200 per la nascita di una “amicizia speciale”, da best friends. Se un adulto, preso dal lavoro e dagli impegni familiari, può permettersi di uscire con gli amici solo per qualche ora il sabato o la domenica, sperimenta una diluizione del tempo che non favorisce l’instaurarsi delle amicizie.
Dall’altro lato gli adulti, plasmati dalle mille delusioni della vita, tendono ad aprirsi e a lasciarsi andare molto meno dei ragazzini: la diffidenza e la paura di essere giudicati e feriti spesso si trasformano in una presa di distanza che non crea un terreno fertile alla nascita di amicizie solide e sincere. Perché l’amicizia, in questo senso, richiede un investimento emotivo e una disponibilità a mostrarsi vulnerabili che sono pari a quelle richieste da un profondo rapporto sentimentale.
Considerato questo, il consiglio degli scienziati è far di tutto per mantenersi cari i vecchi amici – quelli del tempo della scuola o dell’università – cercando di vederli e contattarli più spesso. Però non è vero che non si possano stringere nuove e sincere amicizie quando ormai si è grandi: così come ad ogni età è possibile, anzi necessario, liberarsi di quella corazza che impedisce la formazione di nuovi amori, così concentrarsi sullo stringere nuove amicizie è molto spesso solo questione di allenamento.
Perché non iniziare a dedicare quei dieci minuti al giorno per mandare qualche messaggio al conoscente che non senti da un po’? Perché non dedicare la prossima domenica pomeriggio a un aperitivo con quel collega che sembra tanto simpatico e vorresti conoscere meglio? Perché non interessarti a una delle associazioni o club che sicuramente il tuo quartiere ospita e che, oltre alla possibilità di coltivare interessi, ti daranno occasione di conoscere gente nuova?