Nella nostra anima ci sono due parti: una è quel nucleo innato che possediamo da sempre e che ci rende unici fin dalla nostra nascita; l’altro, altrettanto unico, è un grande cassetto che raccoglie la somma delle nostre esperienze. Nel nostro presente c’è sempre anche il passato. È in tutto, in come ci comportiamo e in come pensiamo, e anche nel modo in cui viviamo le nuove storie d’amore.
Nulla nel nostro passato è un errore: qualsiasi esperienza, anche negativa, può rivelarsi straordinariamente preziosa. Dobbiamo però riuscire a leggere nel modo giusto il nostro “cassetto delle esperienze”, evitando che queste si trasformino in false convinzioni. A quante persone, infatti, hai sentito dire che “gli uomini/le donne sono tutti/e uguali” o che “meglio lasciar perdere l’amore, ci si fa solo male”? Sai che questo non è vero: tu non sei così, ad esempio. Questi discorsi, questi sfoghi, nascondono un grande dolore ma anche un’interpretazione assolutista, traviata delle esperienze del passato. L’esperienza accumulata nelle storie d’amore che abbiamo vissuto è importante per la nostra crescita, ma non per questo dobbiamo lasciare che abbia il sopravvento su di noi. Anche perché a volte non siamo trasparenti nel giudicare il passato e ci lasciamo trasportare dal rancore represso o dalla scarsa autostima, traendo lezioni sbagliate.
E quanto è difficile aprirsi di nuovo all’amore se si è prigionieri di convinzioni segnate dalla paura o dalla rabbia? Molto, a volte troppo. Le convinzioni personali hanno un forte potere limitante. Spesso, ci impediscono di vedere la persona che abbiamo di fronte per ciò che è realmente e ci fanno leggere la realtà tramite dei pregiudizi. Per quanto liberarsi dalle convinzioni sia un percorso arduo, ciò non significa che sia impossibile. Possiamo infatti imparare a gestire le nostre convinzioni, permettendoci di metterle alla prova e testarne l’affidabilità.
Forse è ora di andare a sistemare quel cassetto nel quale tutte le nostre esperienze sono sedimentate e lavorare affinché acquistino un significato utile per noi, e non più limitante. Come si può fare questo? Ribaltando la prospettiva, ad esempio. Certamente ogni esperienza, anche la più brutta, ci ha portato qualcosa di buono. Un partner che ci è stato infedele ci ha aiutato a capire che abbiamo bisogno di sicurezza, mentre un ex con cui ci annoiavamo ci ha spinti a valorizzare il nostro potere creativo, magari iniziando a fare qualcosa di buono per noi. Sono solo alcuni esempi, ma possono essere particolarmente utili per spostare il focus e concentrarci sul portato positivo delle esperienze passate.
Una volta riordinati i cassetti, è il caso di fare spazio: come potrebbe altrimenti esserci posto per una nuova storia d’amore? Fare spazio significa liberarsi della nostalgia, ad esempio, o della convinzione di non meritare nulla di meglio di ciò che abbiamo avuto. Non si tratta di dimenticare il passato, ma di accettare che qualcosa di nuovo possa accadere rimescolando tutte le carte. Nella vita che abbiamo attraversato finora ci sono esperienze preziose da conservare con cura, ma ci sono anche tanti pensieri nocivi, tante paure inutili, tante persone con cui sarebbe meglio tagliare i ponti. Per aprirsi di nuovo all’amore, è necessario lasciare andare ciò che non serve: un “decluttering spirituale”. Sarà difficile, forse, ma allo stesso tempo vitalizzante – e vitale. Cominciamo oggi!