Finalmente, nel 2022, il cosiddetto indice di propensione al viaggio degli italiani è tornato ai livelli del pre-pandemia. Anche le persone che gli scorsi due anni hanno scelto di annullare le vacanze quest’anno sentono tornare la voglia di viaggiare, sia in Italia che all’estero. La conferma viene dall’Osservatorio Confturismo, che a fine aprile dell’anno scorso ha pubblicato le previsioni sulla stagione estiva in corso.
23 milioni di italiani, secondo le stime, stanno partendo o hanno intenzione di partire quest’estate. Come da molti anni a questa parte, il mare è in cima alla classifica delle preferenze degli italiani, seguito dalla montagna e poi dalle città d’arte. Permane la tendenza, aumentata a dismisura durante la Pandemia, a restare dentro i confini nazionali (l’85% sceglie l’Italia, il 15% l’estero). Eppure, se il Covid ha allentato la sua morsa, non per questo gli italiani hanno ritrovato del tutto la serenità di un tempo.
Sulle vacanze non pesa più tanto il timore per il contagio da Coronavirus quanto piuttosto una preoccupazione di ordine economico. La guerra in Ucraina, l’inflazione e il caro energia pesano sull’animo e sui portafogli degli italiani, tant’è che ancora molti, a estate iniziata, scelgono di prenotare last-minute riservandosi all’ultimo la scelta di partire o meno.
In generale, gli operatori del turismo stanno tirando finalmente il fiato dopo due anni (e, di riflesso, lo tiriamo anche noi): sembra che il ritorno alla normalità sia sempre più concreto e che nonostante tutto nessuno voglia rinunciare ancora a qualche giorno in spiaggia. Gli alberghi, che gli anni scorsi avevano registrato cali vertiginosi in favore delle case private “a prova di contagio”, sono tornati a riempirsi. I lidi aumentano le loro tariffe, eppure sembra che nella maggior parte degli stabilimenti la spesa sia ancora abbordabile e che molti italiani siano disposti a sostenerla. La preoccupazione per gli eventi internazionali, al momento, si riflette più su una riluttanza a prenotare che su altro. Speriamo però che le ombre inquietanti che da alcuni anni minacciano le nostre estati si diradino sempre di più.
E voi? Partirete quest’estate? Dove andrete? Sentite che motivazioni sanitarie o di economia internazionale stanno pesando realmente sulla vostra possibilità di viaggiare? Fatecelo sapere nei commenti!