Ah, gli amori estivi! Chi li ha vissuti almeno una volta nella vita li ricorda sempre contornati da un’aura di magia. Complici le splendide cornici offerte dai paesaggi marittimi o montani, il sole, l’abbronzatura ma anche la lontananza dal tran tran quotidiano e dagli schemi preconcetti, gli amori “in vacanza” sono talmente speciali da costituire quasi un mito collettivo. Eppure, secondo alcuni psicologi, in queste relazioni così particolari si possono ricercare delle caratteristiche che dovrebbero essere presenti anche negli amori “seri”. In questo senso le cotte stagionali possono essere intese come una palestra in cui affinare le doti relazionali di ognuno. Vediamo quali caratteristiche degli amori estivi dovremmo “copiare”.
La vacanza è il regno dell’oggi e gli amori estivi vivono esclusivamente nel presente. Questa ottima caratteristica andrebbe ricercata in ogni relazione, per quanto possibile. Il passato (proprio o del partner) non può diventare troppo condizionante, non può impedire di lasciarsi andare, e la paura del futuro deve essere affrontata un passo alla volta senza che ostacoli il desiderio e l’azione. Il presente, media sempre esatta tra passato e futuro, dovrebbe contare nelle relazioni a lungo termine più di quanto non gli permettiamo di solito. In conclusione, la capacità di godere di ciò che si ha è ciò che rende magici gli amori in spiaggia e che potrebbe rendere speciale anche una relazione “lunga”.
Ciò che caratterizza gli amori estivi è l’assenza di una prospettiva futura. Nella stragrande maggioranza dei casi, quando nasce il flirt, nessuno dei due partner pensa che la relazione debba durare più della propria settimana di ferie. In questo modo non si creano aspettative o piani, ma si è spinti a dare tutto nei pochi giorni a disposizione. Questo insegna che in qualsiasi relazione fare piani, rimandare a domani, costruire castelli in aria può togliere un po’ di intensità al momento che si sta vivendo oggi. Questo è del tutto normale per una coppia “non a scadenza” ma occorrerebbe ogni tanto dimenticarsene, smettere di andare a risparmio energetico e ricercare l’intensità del momento anche nel quotidiano. D’altra parte, non veniamo al mondo per risparmiare le nostre energie, ma per usarle.
In vacanza ci sentiamo tutti più ottimisti, perché finalmente godiamo di un momento cucito su misura per noi e svolgiamo solo attività che ci piacciono. Se siamo positivi e rilassati siamo anche più belli e desiderabili e di conseguenza intratteniamo rapporti personali più distesi. È chiaro che al rientro le difficoltà di ogni giorno torneranno a farsi sentire, ma la lezione è che se affrontiamo i rapporti con un pizzico di ottimismo in più riusciamo ad allontanare anche alcuni dei problemi che potrebbero minarli. Amori estivi docent.
Anche se queste argomentazioni sembrano peccare di ottimismo (la vacanza è una cosa, la vita un’altra) è vero però che l’imperativo di vivere nel presente dovrebbe essere fatto proprio da tutti, almeno a livello di obiettivo. Infatti non è detto che nella quotidianità non possano entrare la spensieratezza, l’ottimismo e la capacità di godere della semplicità. Queste caratteristiche, che gli amori estivi ci insegnano, sono di fatto i mattoncini coi quali si costruisce la felicità, sia da soli che in compagnia.