Il concetto di dipendenza in amore è quasi sempre visto in termini negativi. Non è un caso che il DSM (il manuale diagnostico utilizzato da psicologi e psichiatri) nella sua nuova edizione contempli la dipendenza affettiva come una vera e propria malattia. Al di là di ciò, la paura di mostrarsi “bisognosi” e dunque potenzialmente dipendenti è diffusissima, tanto che la maggior parte degli esperti in seduzione consiglia di fare di tutto per dissimulare il proprio bisogno di affetto nelle prime fasi della relazione.
La scrittrice e ricercatrice universitaria statunitense Brené Brown prende queste idee molto diffuse e in un suo recente scritto le ribalta in modo apertamente provocatorio: una “sana” dipendenza in amore è possibile, anzi dovrebbe essere l’obiettivo di ogni coppia. Ma al di là delle frasi a effetto, cosa si intende dire?
Brown osserva che nelle coppie stabilizzate l’instaurazione di un certo grado di dipendenza reciproca è inevitabile. Se è così, è probabile che ciò non sia così deleterio come sembra. In effetti la coppia diventa forte quando tra i due partner si sviluppa un attaccamento tale da farli riconoscere come una micro-comunità, una famiglia. In questo caso la dipendenza si trasforma semplicemente in affidamento: ho bisogno di te perché sei parte del nucleo sociale che sento mio, la mia “casa”.
Secondo Brené Brown esiste però un nemico che può disinnescare il processo naturale che porta alla sana dipendenza: si tratta della paura. Essere vulnerabili, accettare di non essere invincibili e non poter fare tutto da soli è la precondizione necessaria per permettersi di creare una dipendenza sana e non malata. Non è un caso se il libro in cui esprime questa teoria si chiama proprio “La forza della fragilità”.
Viviamo in tempi duri, ammettiamolo: anche se continuiamo a dire che bisogna accettare la diversità e che le debolezze sono preziose, nella vita di tutti i giorni facciamo esattamente il contrario. Ci sentiamo obbligati a comunicare al mondo un’idea di forza e di inattaccabilità e non lo facciamo solo con gli estranei, ma anche coi nostri familiari, amici e partner. Però è molto importante per il nostro benessere poter creare almeno piccoli spazi (la coppia in questo è l’ideale) dove lasciare da parte la “legge della giungla” e permetterci di esporci.
Di certo non è facile. Infatti Brené Brown ritiene che la sana dipendenza sia una vera e propria conquista, qualcosa di cui una coppia può andare fiera. Naturalmente, la dialettica tra dipendenza e indipendenza è continua nelle dinamiche di coppia e ci saranno dei momenti nei quali i partner sentiranno il bisogno di distanziarsi un po’, mentre in altri avranno più bisogno di sostegno. L’importante è sapere di poter riporre nel partner una fiducia pressoché totale, almeno dal punto di vista emotivo: secondo uno studio dell’università di Friburgo, infatti, la fiducia è la componente più importante per una sana crescita di coppia che senza di essa, dati alla mano, finisce presto per “scoppiare”.