Tra i fenomeni più curiosi e allo stesso tempo più comuni del mondo c’è il miraggio: un’illusione ottica di origine naturale che ci induce a vedere cose che in realtà non ci sono. Tutti abbiamo visto, in una giornata molto calda, le classiche “pozzanghere” luccicanti che compaiono su distese di sabbia o sull’asfalto; avvicinandoci, ci siamo sempre resi conto che di acqua non c’era traccia. Questo è il tipo di miraggio più comune. Ma qual è la sua spiegazione? E quali altri miraggi si possono sperimentare? Vediamolo insieme.
Il miraggio più classico, rappresentato anche in innumerevoli racconti e fumetti, è l’effetto per cui si vedono pozze d’acqua in terreni aridi: oasi in mezzo al deserto o semplici pozzanghere sulle strade asfaltate. Qual è la spiegazione del fenomeno? In genere i miraggi si producono quando in prossimità di una superficie molto fredda o molto calda vi sono variazioni insolite di temperatura. In questo caso una superficie calda come la sabbia o l’asfalto viene interessata da un fenomeno di inversione termica. Il suolo è molto caldo, mentre l’aria sopra è più fredda e densa: la capacità dell’aria di rifrangere la luce in queste condizioni aumenta e perciò è possibile vedere la finta acqua, che in realtà è solo il riflesso del cielo.
In passato i miraggi non avevano una spiegazione scientifica e quindi si collegavano spesso a leggende. Fata Morgana è un tipo di miraggio piuttosto insolito, conosciuto a livello mondiale in lingua italiana perché sembra avvenisse spesso sullo stretto di Messina, tanto da stupire i conquistatori normanni ed entrare nelle loro leggende. La fata di cui si parla, infatti, era in grado di ingannare i naviganti mostrando loro favolosi ma inesistenti castelli. Di solito questo miraggio avviene su mari o laghi: gli oggetti che si trovano sulla linea dell’orizzonte (ad esempio alberi, navi, ecc.) appaiono distorti, spesso allungati, tanto da assumere forme fantastiche ed essere irriconoscibili. Possono sembrare castelli, mostri, o anche UFO.
A volte, quando il sole sorge o tramonta e si trova a un certo grado di distanza dall’orizzonte, può capitare che il rifrangersi della sua luce crei un effetto strano: si ha la sensazione di “vedere doppio” perché sull’orizzonte appaiono una o due altre “misteriose” macchie di luce.
Questo tipo di miraggio è davvero terrificante. Di solito capita quando ci si trova in montagna e quando il sole si trova alle spalle dell’osservatore. Il fenomeno è raro ma più ci si trova in alto, più è probabile incontrarlo. In montagna, a volte, le nuvole si trovano al di sotto di alcune creste e cime. Non pensiamo a nuvole bianche e vaporose, in questo caso, ma a strati di foschia quasi invisibili. Quando si guarda in basso e si ha il sole alle spalle, è possibile che la propria ombra resti “impressa” su una delle nuvole sottostanti. Allora si vede comparire, in un alone di luce, una figura umana che sembra proprio uno spettro: per fortuna, siamo solo noi!
Un miraggio molto frequente è quello che fa vedere delle vere e proprie “colonne di luce” che si dipartono, ad esempio, da un lampione, e puntano come delle lance verso il cielo. Questo fenomeno si osserva spesso in inverno ed è dovuto alla presenza nell’aria di cristalli di ghiaccio che rifrangono la luce.
L’ultimo fenomeno che vi presentiamo è molto difficile da osservare, perché dura pochissimi secondi. Prima dell’alba e subito dopo il tramonto è possibile vedere una luce verde lampeggiante sull’orizzonte, in corrispondenza del sole che se ne è appena andato o sta per arrivare. La causa è l’interazione tra la luce solare e l’atmosfera terrestre, che a particolari angoli produce per pochi secondi una luce dal colore insolito.