Il jazz è una delle correnti più affermate ‘900. Nato a New Orleans negli anni ’20, si è presto diffuso in tutto il mondo, raccogliendo attorno a sé moltissimi appassionati.
Come tutti i generi, anche il jazz ha mille sfumature, da quello più classico e riconosciuto, al Free Jazz, più innovativo.
La Giornata Internazionale del jazz quest’anno, così come quello scorso, dovrà essere vissuta in un modo diverso rispetto al passato, quando era festeggiata con festival e manifestazioni. Il messaggio che può portare è ancora più grande e significativo perché può essere visto come un momento per fare la conta e pianificare il futuro per far rinascere le città.
Come ebbe a dire un’artista americana, Nina Simone, "Il jazz non è soltanto musica: è uno stile di vita, un modo di essere e di pensare". E la storia del Jazz è stata anche quella di un cammino verso la democrazia e i diritti civili.
Esso è un genere musicale nato come evoluzione di canzoni utilizzate dagli schiavi afroamericani. Inizialmente aveva la forma di canti di lavoro nelle piantagioni e/o durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti. I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le orchestre pionieristiche a New Orleans erano chiamate ragtime bands.
Un apporto notevole a una prima evoluzione strumentale del jazz fu dato dagli emigrati italiani di New Orleans che aggiunsero altri strumenti musicali provenienti dalla tradizione italiana delle bande di paese: infatti, tra i migliori musicisti di jazz, figurano, insieme ad afroamericani, artisti italoamericani, come Nick La Rocca che formarono la Original Dixieland Jazz Band, ossia la banda che diffuse il jazz negli U.S.A.
Il jazz arriverà a Chicago con Louis Armstrong e poi in Europa, dove avrà un successo grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà una musica commerciale con lo swing.
Nel jazz ci sono due forme principali: il blues, in 12 battute, e la canzone, in 32 battute. Inizialmente l'essenza dell'improvvisazione era nella linea melodica, ciò è dovuto al fatto che il mezzo jazz prototipico (originale) è il gruppo di ottoni, in cui, dato che ogni suonatore può produrre una sola nota alla volta, gli assoli sono necessariamente melodici. Gli strumenti armonici di accompagnamento (pianoforte, chitarra, contrabbasso) vennero introdotti dopo.
Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare, del ragtime, del blues, della musica leggera e, infine, della musica colta, soprattutto statunitense. In tempi più recenti il jazz si è mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi, come la samba, la musica caraibica e il rock.
Il jazz, quindi, si è trasformato evolvendosi in una grande varietà di sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing delle big bands negli anni Trenta e Quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e all'hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l'hip hop dei decenni successivi.
Esso riunisce persone di varie culture, comunità diverse, artisti di nazionalità svariate: ecco perché il senso di una International Jazz Day è quello di accrescere la consapevolezza della necessità di un dialogo interculturale e della comprensione reciproca. Perciò ogni anno, il 30 aprile, questa giornata viene riconosciuta come un modo per promuovere la pace, il dialogo tra le culture e la diversità.