Quando si parla di tradimento, in generale, si tende a prendere una posizione ben definita. Eppure, l'infedeltà non è così facile da capire o da giudicare. L'insicurezza, la necessità di sentirsi sempre rassicurati e di mettersi alla prova, ma anche di sentire emozioni forti a livello sessuale, sono solo alcune delle cause che possono spingere a tradire. Tuttavia, pensare che l'infedeltà sia il risultato della cattiveria del partner o dell'istinto sessuale è riduttivo. Dietro ogni tradimento, infatti, si nascondono ragioni più profonde, solitamente legate all'insoddisfazione personale.
Quando qualcosa non va all'interno della coppia o a livello personale, spesso si tende a fuggire piuttosto che cercare di risolvere la situazione. Questi problemi, se non affrontati, colpiscono il rapporto con il proprio partner, rendendolo ancora più insoddisfacente e causando così un circolo vizioso. Per questo alcuni vedono nel tradimento un temporaneo mezzo di evasione, ma spesso non fa altro che aumentare l'insoddisfazione e la tristezza.
All'interno della coppia, inoltre, è fondamentale avere gli stessi obiettivi. O almeno è importante che siano abbastanza simili. Come spiega lo scrittore e filosofo svizzero Alain de Botton, “è indispensabile trovare l'equilibrio fra distanza e vicinanza nella coppia”. Se la necessità di condividere la nostra vita con il partner e il bisogno di libertà e di indipendenza non sono bilanciati all'interno della relazione, aumentano le possibilità di tradimento.
Per questo è importante che entrambi i partner abbiano la stessa necessità di vicinanza e distanza o che trovino un compromesso fra i bisogni di entrambi.
In ognuno di noi sussistono dei bisogni affettivi: per esempio, quello di vicinanza, di sentirsi al sicuro, di sentirci amati e riconosciuti. Quando scegliamo di stare con una persona è perché sentiamo/crediamo che questa possa soddisfarli. Nella realtà però un partner potrà soddisfare uno o più bisogni solo per un certo tempo oppure potrebbe non farlo mai.
Quando una coppia entra in crisi è molto probabile che almeno uno dei due partner percepisca la frustrazione derivante dalla non soddisfazione di uno o più dei bisogni sopra detti. Ne conseguono emozioni d'insoddisfazione, tristezza o ansia. In alcuni casi tale frustrazione è poco tollerata e porta l'individuo a cercare un’altra fonte che possa risollevarlo. A tal fine elabora delle strategie per ottenerlo. Il tradimento rappresenta una di queste strategie. Chi tradisce appaga un suo bisogno personale. Bisogno di essere riconosciuti come amabili: "tradisco perché il mio partner mi trascura e io ho bisogno di sentirmi amato". Descrive la presenza di solitudine: "tradisco perché il mio partner non mi ama più e io non voglio restare solo/a". O un bisogno di sentirsi desiderabili e di valore: "tradisco perché così mi sento forte, desiderato". Può anche descrivere bassa autostima, percezione di non valore personale o un bisogno di dimostrarsi superiore: "tradisco perché mi piace". Aspetti narcisistici di superiorità.
Spesso chi tradisce ha bisogno di sfuggire alla noia, alla routine quotidiana. Sono persone che ricercano forti emozioni, che sono inclini al rischio, che amano il pericolo.
Non possiamo non considerare anche chi tradisce perché si innamora inaspettatamente di qualcun altro. E allora perché il problema non viene affrontato prima del tradimento? Molte persone temono il conflitto, sono infastidite dalle emozioni che questo comporta, si sentono fragili o incapaci di discutere, quindi preferiscono evitare questi disagi mantenendo il silenzio.
Anche la scienza si è interessata ai tradimenti. Secondo uno studio dell'Università del Queensland (Australia), una maggiore tendenza a tradire sarebbe anche "colpa del Dna”, oltre che degli elementi culturali, psicologici e sociali. La genetica, insomma, potrebbe spiegare in parte una predisposizione naturale all'infedeltà. In generale, però, gli scienziati tendono a sottolineare che non si tratta di un alibi ma che le condizioni esterne e personali sono molto importanti nel tradimento. In ogni caso, anche la genetica potrebbe avere un ruolo fondamentale ma saranno necessarie altre ricerche per poter approfondire il tema.
Spesso, quando si tradisce, il progetto comune della coppia va in mille pezzi. Da una parte la persona tradita perde la fiducia che aveva investito nel partner e nella relazione. Dall'altra chi tradisce sviluppa solitamente un grande senso di colpa per la sofferenza che ha causato.
Per poter prevenire un tradimento è necessario essere coscienti delle proprie insoddisfazioni personali e delle proprie necessità all'interno della relazione. In alcuni casi può essere utile un aiuto professionale che permetta alla coppia di affrontare l'insoddisfazione, la bassa autostima ma anche la difficoltà nel prendere decisioni. In altri casi, tuttavia, se ci si rende conto che la relazione non fa altro che peggiorare, la soluzione migliore potrebbe essere quella di lasciare il partner, senza rischiare di tradirlo e lasciandolo libero di percorrere la sua strada da solo.
Stare assieme è una scelta, bisogna volerlo. Nel caso in cui un rapporto sia destinato a finire la separazione è comunque un'evoluzione e se fatta senza tradimento è meno dolorosa.