Chi sono, secondo la psicologia, le coppie complementari? La parola evoca un completarsi, un partecipare alla creazione del legame portando ognuno un pezzo di sé e trasformandolo in qualcosa di nuovo e bello. Ed è così naturalmente, ma bisogna considerare anche i rischi che possono far traballare le coppie che incarnano più profondamente e drasticamente il concetto di complementarietà.
Infatti i partner complementari sono caratterizzati, molto spesso, da un'assegnazione rigida e fissa dei ruoli di coppia. In particolare, la stabilità della relazione è costante finché uno dei partner resta in posizione "up", incarnando il ruolo di leader, mentre l'altro accetta di restare in posizione "down" e di seguirlo. Parlando di potere in senso reale, non è affatto detto che chi sceglie per sé una posizione in "down" sia meno influente del leader, anzi, a volte la scelta di restare nelle retrovie è un modo come un altro di guidare e controllare il proprio partner, solo che si adotta una tattica passiva anziché una attiva.
Secondo gli psicologi, le coppie complementari si creano quando entrambi i partner posseggono delle caratteristiche personali che trovano inaccettabili e sentono il bisogno di proiettarle sull'altro. Il successo e la felicità di queste coppie sta nella capacità di appianare i conflitti con il tempo e di reintegrare, accettandoli, gli aspetti di sé che prima non sopportavano.
Sempre secondo la psicologia, esistono alcuni sottotipi di coppie complementari. Vediamo quali sono:
Questo tipo di coppie costruisce il suo rapporto sul modello di quello che ha avuto in passato con i propri genitori oppure in reazione ad esso. Il partner che assume il ruolo di "genitore" cerca l'autonomia e reprime le sue emozioni, mentre quello che fa il "bambino" invoca costantemente le attenzioni dell'altro.
Anche nel sottotipo di coppia "sano/malato" le radici dei comportamenti affondano nel passato familiare, ma sembra che questa volta il tentativo sia proprio di distaccarsi dai propri genitori e dai suoceri. Molte delle coppie che presentano un membro insistentemente debole e malato e un altro dedito all'accudimento portano in questo rapporto un desiderio di autonomia rispetto al passato. Molti ricorrono alla terapia di coppia per risolvere i loro problemi.
Questo tipo di coppia mette in gioco continuamente un conflitto di tipo morale. Di solito i componenti credono di essere molto diversi tra loro e il membro debole è convinto che quello forte sia un esempio di intelligenza, di bravura e di correttezza. Entrambi i partner sentono il bisogno di stare insieme per aiutarsi ad arginare i propri impulsi "malvagi" come il desiderio del tradimento e la gelosia.
Molto spesso nelle coppie complementari questi conflitti sono estremamente sfumati e la situazione di partenza si può facilmente riequilibrare una volta raggiunte stabilità e serenità. Tutte queste persone alla ricerca di sé che trovano un approdo nel compagno "opposto" cercano in realtà l'occasione di crescere ed imparare, se davvero lo vogliono, la via più sana delle relazioni.