Innanzitutto, occorre fare un distinguo tra il linguaggio dell’innamoramento e quello dell’amore perché parlano due lingue diverse. E usano anche parole diverse.
Il linguaggio dell’innamoramento è inclusivo. Non conosce distanza ma solo vicinanza, passione, corpo e sensi. Quando siamo innamorati si dilatano i confini dell’identità e sperimentiamo una condizione che è rara nella nostra vita adulta: non siamo un Io ma un Noi. È un’esperienza, nuova e conosciuta insieme, fin dall’inizio della nostra vita. Nel primo anno di vita che è, di solito, un anno dedicato alla gioia. Più veniamo amati e più siamo felici. Più siamo felici e più veniamo amati e qualsiasi cosa facciamo è fonte di accettazione e meraviglia, stupore e visibilio negli occhi di chi ci ama. Proprio come quando siamo innamorati.
Tutto questo è uno stato transitorio e una condizione che può verificarsi molte volte o pochissime volte nella vita. Per alcune persone innamorarsi è facile. Per altre difficili. Una cosa è certa: innamoramento e amore non parlano la stessa lingua e così, gli innamorati di professione possono scoprire con angoscia che bisogna cambiare linguaggio e che, nel linguaggio dell’amore non sanno cosa fare. Perché? Perché nell’amore torniamo due identità e ci sentiamo amati solo se ci sentiamo riconosciuti nella nostra identità. In più, se nell’innamoramento siamo un Noi, nell’amore siamo in due e possiamo parlare linguaggi d’amore molto diversi tra di loro. Linguaggi che vanno imparati superando la sorpresa di scoprire che la persona che credevamo fosse proprio come noi, non è proprio uguale a noi.
Da sempre saper comunicare aiuta a vivere meglio, quando poi c’è di mezzo l’amore “com-prendere” il linguaggio dell’amato è la chiave di volta per tenere fede alla promessa, e riuscire a tramutare il sogno in realtà.
L’amore rappresenta un bisogno primario al pari dell’ossigeno che respiriamo: quando ci sentiamo capiti e connessi al nostro partner i momenti vissuti insieme sono come una brezza soave che ci scalda il cuore. Quando, invece, i partner parlano linguaggi diversi le divergenze vengono vissute come mancanza, la confusione alimenta il rapporto, e i venti del dubbio e della paura iniziano a soffiare facendo perdere la connessione.
Disperazione, fastidio, rancore, insoddisfazione: tutto diventa rilevante per poter evidenziare le mancanze e l’unica certezza è l’errore dell’altro: futili dettagli, a volte, che alimentano un’ostilità reciproca. Ci si perde di vista, e quello che tratteneva nel cerchio amoroso ora respinge e allontana: “Non ci capiamo più”, “Io dico a lei capisce b” e l’avventura amorosa, caratterizzata dalla comprensione reciproca, lascia il posto alla polemica quotidiana che ci mette poco a trasformarsi in qualcosa di logorante e, alla lunga, insopportabile.
Secondo Gary Chapman ci sono diversi modi con i quali vivere e comprendere l’amore che proviamo e riceviamo. Lo spiega molto bene nel suo libro “I 5 linguaggi dell’Amore” nel quale si pone l’obiettivo di analizzare un genere di “Amore essenziale”, pilastro per stare bene in coppia.
Per questo ha individuato alcuni modi universali basati su schemi ricorrenti, attraverso i quali esprimiamo e interpretiamo l’amore, sentimento che dev’essere frutto di una scelta quotidiana. Di conseguenza si rivela un amore condiviso, esaltante, dettato dalla volontà di voler amare e, proprio per questo, vicino a riconoscere i modi più appropriati per esprimere la propria decisione.
Ognuno di noi tende a privilegiare una modalità - al massimo due - subendo il fascino di chi possiede un linguaggio diverso dal proprio. Può anche accadere che si tenda a privilegiare un linguaggio per dimostrare i nostri sentimenti all’altra persona e un altro per comprendere l’amore che ci arriva. Se vogliamo comunicare amore in modo efficace, se davvero intendiamo evitare incomprensioni e fraintendimenti è importante conoscere bene questo tipo di modalità ed essere disponibili a “imparare” il linguaggio d’amore primario che esprime il nostro partner.
Il primo linguaggio è dato dalle Parole di Amore. L’amore è un sentimento gentile e se lo vogliamo esprimere verbalmente è necessario utilizzare parole gentili, costruttive; le parole che utilizziamo hanno un peso, sono importanti e alcune rimangono impresse nella nostra memoria per tutta la vita, anche se sembrano comparire in modo fugace. Raramente siamo consapevoli di quanto potere possano esercitare alcuni modi dire e alcune modalità espressive nella nostra vita e nella vita di chi amiamo.
La stessa frase, a seconda del modo in cui viene pronunciata, cambia di significato, e il suo uso può fare la differenza: possiamo ferire oppure lusingare, distruggere o creare, far sentire l’altro accettato e apprezzato oppure criticato: essere consapevoli del valore che le parole rivestono ci aiuta a fermarci e a scegliere con cura quello che vogliamo dire.
Il secondo linguaggio dell’Amore sono i Momenti Speciali. Per alcune persone trascorrere del tempo “di qualità” insieme è una chiara espressione d’amore, equivale “a fare il pieno” di energia emotiva e fisica: essere (ed esserci) insieme è fondamentale, tanto che proprio la voglia e il desiderio di stare insieme fa la differenza. Può essere una serata tranquilla guardando il programma televisivo preferito, oppure una passeggiata, o anche un caffè rubato tra i mille impegni quotidiani, sorseggiato insieme guardandosi semplicemente negli occhi.
Il terzo linguaggio dell'Amore sono i doni. Ricevere e fare regali per alcuni è un gesto di amore tangibile: significa pensare all’altro, e riceverlo offre la possibilità di ragionare sul fatto evidente che “mi ha pensato”, “si è ricordato di me”. Non è necessario pensare a regalare oggetti materiali: la loro importanza è completamente slegata dal valore reale, ma semplicemente connessa e legata solamente a un dirompente gesto d’amore.
Un ruolo rilevante riveste anche il tempo dedicato a cercare il regalo “giusto” pensando all’altro, nella speranza di fare un dono gradito. Un gesto per esprimere l’amore, ma mai un fine per ottenere qualcosa.
Il quarto linguaggio dell’Amore è costituito dai Gesti di Servizio. Con questo linguaggio d’amore si descrivono le azioni o i compiti che si fanno come mezzo per comunicare i propri sentimenti: la disponibilità a fare qualcosa che il partner apprezza e gradisce. Semplici gesti quotidiani (come cucinare, pulire…) che richiedono organizzazione, inventiva, tempo, energia, se compiuti con dedizione e cura dimostrano attenzioni amorose amore per l’altro.
Infine, il quinto linguaggio dell’Amore è il contatto fisico; esso costituisce un potente veicolo a livello emozionale, può determinare o distruggere una relazione, può essere veicolo di amore o di odio. Alcuni di noi comunicano il loro amore attraverso il contatto fisico volendo trasmettere cura e vicinanza. È il potere dato dalle carezze, da un abbraccio, da una mano passata tra i suoi capelli, da una carezza sulla schiena: gesti unici da poter vivere in ogni momento della giornata, da non riservare necessariamente ai momenti intimi. Gesti semplici capaci di guarire e calmare, anche nei momenti in cui la mente è affollata da mille pensieri.
La vicinanza emotiva è un dono, anzi è il gesto più prezioso che possiamo offrire a chi amiamo.
Cosa possiamo fare, allora, per arricchire la nostra relazione? Chapman suggerisce un modo per renderla più ricca e soddisfacente: il cosiddetto "fabbisogno minimo quotidiano”, che consiste nel dedicarsi ogni giorno un momento in cui parlare di tre avvenimenti accaduti nella giornata, esprimendo poi le sensazioni provate. Conoscere le esperienze emozionali dell'altro, soddisfare le sue esigenze emotive farà sentire sicuri dell'amore che proviamo. Se l’azione sarà reciproca le necessità emozionali di entrambi saranno soddisfatte e potremo vivere in pienezza un appagamento emozionale e una sicurezza emotiva che ci permetterà di dedicare le nostre energie anche ad altri progetti creativi al di fuori del “noi”.
Per finire questo breve excursus, proviamo a chiederci alcune cose. Che linguaggio d’Amore principale usiamo? Qual è il linguaggio dell’amore del nostro partner? Che cosa ci fa sentire amati?
Ricordiamocelo: scoprire il proprio linguaggio d’amore e quello del proprio partner è aspetto fondamentale se vogliamo nutrire il nostro Amore.