Il tradimento è sempre un’esperienza dolorosa, ma è importante distinguere tra una scappatella isolata e una relazione stabile, parallela. Nel primo caso, infatti, un traditore può farlo perché non è riuscito a resistere a una tentazione fugace e questo può facilitare le possibilità di perdono. Nel secondo caso, invece, il fedifrago si è letteralmente fatto travolgere dalla passione.
Per capire meglio cosa spinge una persona a tradire, sono state effettuate alcune ricerche: tra gli elementi che sono stati presi in considerazione c’è innanzitutto la professione svolta. Sul lavoro, infatti, si è chiamati a stare a stretto contatto con i colleghi e a volte è davvero difficile resistere. Sulla base di quanto emerso dalla ricerca, il 20% degli uomini infedeli svolge un ruolo di primo piano. Il 13% è un manager, il 7% è un direttore generale, mentre l’8% è un ingegnere. La situazione è invece opposta per quanto riguarda le donne. Solo il 7% ha un incarico dirigenziale, mentre il 9% sono assistenti amministrative e il 10% infermiere.
Per il 19% degli infedeli, si tratta di fugaci incontri da una notte, per il 27% delle persone, invece, si arriva a storie di un mese, e ben il 49% stabilisce relazioni extraconiugali che durano di più, fino a oltre un anno. Anche i più integerrimi, a volte, finiscono per essere vittime di una tentazione. Anzi, spesso, sono proprio gli insospettabili a essere infedeli e ad agire senza preoccuparsi troppo della reazione che possono provocare nel partner.
Questo modo di agire non ha però sempre comportato la conclusione del rapporto “ufficiale”. Più della metà del campione (il 54%) ha infatti continuato a essere legato al partner pur essendo stato infedele e lo è in media da almeno 17 anni. Il 65% di loro ha invece rivelato di essersi impegnato in un matrimonio o una convivenza in giovane età, tra i 18 e i 30 anni.
Marinella Cozzolino, sessuologa clinica e Presidente dell’Associazione Italiana Sessuologia Clinica, ha inquadrato meglio il comportamento dei fedifraghi. La maggior parte degli infedeli è felice della propria vita e di se stessi, nonostante giudichi la relazione che sta vivendo noiosa o deludente. Questo accade perché gli infedeli sono persone in grado di trovare una soluzione a un loro problema, di non scaricare le colpe di un fallimento sull’altro, di non passare ore o giorni a lamentarsi. Sono soddisfatti della loro capacità di risolvere una situazione frustrante. Ma lo fanno senza distruggere il buono che c’è nella relazione con il partner.
Secondo un’altra recente statistica di alcuni ricercatori inglesi, la percentuale di quelli che tradiscono il partner si aggirerebbe intorno al 45% della popolazione. Quasi una persona su 2 tradisce. In linea di massima i fedifraghi si dividono in tre macrocategorie: i traditori seriali, i traditori occasionali e quelli che tradiscono per “amore”.
Il traditore seriale è quel tipo di persona che ha coraggio da vendere e tantissima voglia di evasione. Tradisce appena se ne presenti l’occasione, con chiunque, a volte, anche con donne o uomini che neanche gli piacciono. Il traditore seriale tradisce per hobby, per dimostrare di essere un vero duro, una vera emancipata, un conquistatore nato. In quanto a scuse fantasiose è il migliore ed è generalmente molto romantico con il proprio partner (in qualche modo dovrà pur redimersi dalla mancanza d’esclusività del rapporto).
All’apparenza perfetto, può essere riconosciuto da alcuni comportamenti piuttosto tipici: dichiarazioni d’amore di dimensioni epiche nei confronti del partner, piuttosto frequenti; sempre sommerso dal lavoro; viaggia spesso “per lavoro”. Scaltro, brillante e spiritoso con le altre donne, eccessivamente dolce nei modi, anche con l’amante, è un amatore esperto, anche sotto le coperte. Le sue relazioni extraconiugali sono mediamente a lungo termine. Non disdegna qualche scappatella e può mantenere più relazione “stabili” contemporaneamente.
Al contrario di quanto si possa pensare, il traditore seriale è tra le personalità più ‘sole’ che esistano. Si circonda di partner, fisse o occasionali e cerca di tenersi stretto quello ufficiale, perché è terrorizzato dalla solitudine. Ha bisogno di sapere che per lui ci sarà sempre qualcuno, che non resterà mai solo, anche se dovesse essere lasciato da una delle tante. Il movente non è il sesso, e neanche l’amore, ma l’immensa paura di perdere tutto (o tutti). Il traditore seriale è sempre alla ricerca di conferme, al centro delle attenzioni, coccolato e adorato.
Il traditore occasionale, invece, è una persona un po’ più equilibrata del traditore seriale, tendenzialmente abitudinario e amante della pace e della tranquillità. Poco scaltro e poco minuzioso nella cura dei dettagli nella fase dell’atto del tradimento ma, al tempo stesso, difficilmente sospettabile grazie alla sua “faccia d’angelo” che torna sempre utile. Il traditore occasionale tradisce soprattutto a causa della sua forte carica sessuale, sceglie partner piuttosto diversi dal compagno ufficiale, tradisce per noia, per sentirsi appagato e in forma nelle strategie di approccio, nonostante abbia una relazione più o meno stabile. Lo riconosciamo per i comportamenti impacciati e le parole a casaccio che dice per conquistare le sue prede: tendenza alla sincerità e alla trasparenza, tanto che, qualche volta è perfino disposto ad ammettere il tradimento.
Le sue relazioni extraconiugali durano mediamente due o tre incontri al massimo. Ha un amante per volta, e tra l’una e l’altra storia trascorrano mesi, se non anni. Non ha particolari attenzioni per il partner ufficiale, è tendenzialmente poco socievole e restio a mostrare i sentimenti. Nota positiva: non illude i partner, proprio grazie alla sua riservatezza. Tradisce perché ha voglia di dimostrare di essere ancora un grande amatore. Tradisce anche per dispetto, a volte, o per uscire dalla monotonia. Tradisce perché sente la mancanza della vita da single, per dimostrare di valere qualcosa, di essere qualcuno.
Infine, c’è il traditore “per amore”.: colui che ha un partner ma si innamora perdutamente di qualcun altro. È sbagliato, immorale, illegale…. ma succede!
Ha coraggio per lasciar andare, quand’è necessario. Forza per lasciare l’altra persona libera di essere se stessa, audacia per abbandonare “la sicurezza”, per telefonare a qualcuno di notte e dirgli che hai fatto una “scelta”.
Giusto o sbagliato si tratta di scelte, e nessuno può metterci naso.