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    Indossare una maschera per adattarsi
    Quasi tutti indossano una o più maschere quando si trovano in contesti sociali. Si tratta di alleate o di nemiche?

    In quanto animali sociali, tutti gli esseri umani considerano estremamente importante la vita in comune. Anche i più solitari tra noi sono animati dal desiderio di vivere al meglio i momenti di socialità – al lavoro, in famiglia, con gli amici… tutti hanno bisogno di essere rispettati, inclusi nel gruppo, amati. 

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    La vita in società richiede abilità complesse: si tratta di rinunciare in parte a perseguire i propri impulsi e desideri per trovare una mediazione efficace che soddisfi un po’ tutti. Qualsiasi animale sociale, inclusi i nostri amici cani, sa che il comportamento che tiene in pubblico è decisivo per non essere escluso dal gruppo. Lo stesso vale per noi. 

    Gli psicologi chiamano “coping” quella serie di strategie che le persone adottano per reagire a eventi sociali potenzialmente stressanti, come possono essere le riunioni di lavoro ma anche le uscite con un nuovo gruppo di amici. Si tratta di tecniche inconsce che permettono di adattarsi e inserirsi meglio in un contesto sociale, anche indossando una maschera se necessario. 

    Quella che tutti chiamiamo maschera è una raffinata invenzione della natura. Per adottarla, infatti, dobbiamo possedere una buona intelligenza emotiva, essere in grado di capire cosa le persone si aspettano da noi ed essere bravi a mediare tra ciò che siamo e ciò che vorremmo o dovremmo essere. 

    La maschera ci permette, sotto molti aspetti, di vivere una vita più semplice. Immagina di lavorare a contatto con il pubblico in un periodo in cui a casa va tutto male. La tentazione principale che proverai è di trattare male i clienti per sfogarti, ma sai che facendolo incorrerai in seri rischi: potresti perdere il lavoro, ad esempio, e peggiorare così ulteriormente la tua situazione. Indossare una maschera “professionale” e gentile ti permette di risolvere il problema, mantenendo il lavoro e forse anche rendendolo più gradevole. 

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    Le maschere che indossiamo in società sono spesso le nostre migliori alleate, perché permettono di preservare il nostro “io” più intimo e delicato esponendo al contrario una parte più accettabile, più forte. Molti attori famosi sono persone timide, ma grazie alla maschera offerta dal loro ruolo e dal loro personaggio sono in grado di mostrarsi spigliati e affascinanti di fronte a migliaia di persone. 

    Quando la maschera smette di essere un’alleata e diventa una nemica? Quando ci si sente costretti a indossarla sempre. L’idea che senza la maschera la propria personalità non sarebbe accettata da nessuno è fonte di grande disagio per tante persone. 

    Tra coloro che si sentono costretti a indossare sempre una maschera ci sono, ad esempio, le persone neurodiverse (come gli autistici) o le persone che hanno un disturbo percepito come socialmente inaccettabile (ossessivo-compulsivi o borderline). Queste persone passano la maggior parte del loro tempo a “copiare” dagli altri i comportamenti che ritengono vincenti, ma si logorano facilmente nel farlo: portare una maschera ogni giorno è estremamente faticoso per la psiche. 

    Anche le persone che appartengono a categorie discriminate (ad esempio per via della loro sessualità) sentono, in determinate condizioni, il peso di una maschera “imposta” che le opprime. 

    Dato che un po’ tutti dobbiamo prima o poi indossare una maschera e sappiamo quanta fatica richiede, dovremmo lavorare per costruire una società il più possibile priva di discriminazioni. In passato erano molti i comportamenti o i caratteri a essere giudicati “stravaganti” e inaccettabili; oggi va meglio ma c’è ancora molto da fare. 

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    Quando non si dovrebbe portare una maschera, o comunque lo si dovrebbe fare il meno possibile? Naturalmente, quando si è in coppia. Bene o male chiunque, in fase di seduzione, recita una parte e cerca di mostrarsi il migliore possibile: non c’è niente di male, anzi, in questo risiede parte del piacere di amare! L’importante è non sforzarsi di trasportare questa maschera anche nella vita quotidiana, come se toglierla esponesse al rischio di essere rifiutati… è a quel punto che un meccanismo positivo si trasforma nel peggior nemico possibile. Non dovremmo mai avere paura di mostrare alle persone che amiamo chi siamo veramente!

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     Commenti (1)
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    1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Gran fatica per nulla... Io sono me stessa e basta. Qualcuno mi apprezza e molti altri no. Pazienza. Me ne farò una ragione!
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
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