Pensare positivo, avere più controllo sul flusso dei nostri pensieri significa investire sulla qualità della nostra vita perché chi controlla il rumore della negatività è in grado di influenzare direttamente le proprie emozioni. Chi pensa e sente positivo influenza in meglio il proprio comportamento, il proprio organismo e persino la propria salute. Dopotutto, la felicità parte da ciò che accade dentro di noi, non fuori.
Tuttavia, anche se abbiamo ben chiari questi principi, nella nostra vita quotidiana continuiamo a pesare quella voce critica e amante della negatività. Perché?
I neuroscienziati ci ricordano che il cervello umano è programmato per concentrarsi sugli aspetti negativi. Non è una maledizione o una punizione stampata nel nostro DNA. È il nostro meccanismo di sopravvivenza. Anticipando i pericoli, anche se non sono reali, prepariamo il corpo a difendersi da essi. La preoccupazione, l’inquietudine o l’ansia portano immediatamente il corpo a secernere varie sostanze chimiche come il cortisolo, in modo da permetterci di essere sempre “allerta”.
I pensieri negativi non solo influenzano negativamente la nostra vita, ma spesso rimangono stampati nei nostri ambienti, influenzando le nostre famiglie, i nostri amici, e i nostri colleghi di lavoro, perché anche il cervello dell’ascoltatore cambia, finendo per sentirsi nervoso e irritabile.
Dobbiamo perciò essere in grado di assumere un’altra rotta di percorso, imparare a pensare meglio, investire nella nostra qualità di vita allenando lo stile dei nostri pensieri. Vediamo in che modo.
Come ci ricorda la scienza, il circuito del pensiero si estende lungo il giro cingolato posteriore e la corteccia prefrontale mediale. Il nostro ragionamento scorre attraverso queste strutture cerebrali. A volte questa strada fatta di cellule, connessioni e neuroni è talmente iperstimolata che è difficile tenerla sotto controllo. Presto fanno la loro comparsa la stanchezza, lo stress, l’apatia, la negatività…
Un primo modo per avere il controllo sul pensiero è governare la nostra attenzione. Per riuscirci, niente di meglio che “disconnettere” quel flusso di pensieri che scorre incessantemente dentro di noi, metterli a tacere e concentrarci su quello che ci circonda, nel momento presente. Una volta focalizzata la nostra attenzione sul momento presente, enunceremo uno ad uno tutti i nostri propositi con convinzione: Voglio sentirmi bene, voglio raggiungere i miei obiettivi, voglio stare bene con me stesso…
Tutti questi obiettivi hanno una direzionalità, un senso chiaro. L’impostazione degli obiettivi è la chiave del benessere, è darci speranza e lasciare che emozioni positive influenzino il nostro comportamento. Pensare positivo non richiede solo un buon approccio, un’attenzione adeguata, uno scopo e una volontà. A volte, anche se diciamo “ho un obiettivo da raggiungere”, la mente rimane posizionata nei vecchi meccanismi, in percorsi di azione negativi e invalidanti. Per lavorare con informazioni positive, dobbiamo abbattere i nostri atteggiamenti limitanti. Sarà molto utile, allora, imparare a mettere dei filtri per rimanere solo con le informazioni stimolanti, quelle che aiutano e non quelle che ci collocano ancora una volta nella nostra zona di comfort. Prima inizieremo il lavoro su di noi per cambiare modo di pensare, prima riusciremo a trasformare la nostra vita. Bisogna diventare consapevoli del proprio potere, incrementando la nostra autostima. Molti disagi interiori derivano da una mancanza di stima nei propri confronti, a causa di conflitti interiori o all’importanza che diamo al giudizio altrui. Ci giudichiamo continuamente e ciò che pensiamo di noi stessi è ciò che proiettiamo all’esterno, quindi sarà ciò che la realtà ci rimanderà indietro. Inizia a sviluppare una maggiore forza di volontà e cerca di trasformare il tuo atteggiamento interiore cambiando modo di porti. Non sforzarti di cambiare pensiero in modo forzato e superficiale, non ci riusciresti e sarebbe inutile. Porta attenzione al momento presente, all’hic et nunc. La maggior parte dei disagi interiori, come l’ansia e la paura, derivano dal fatto che si vive ancorati al passato o proiettati nel futuro, molto raramente viviamo pienamente nel momento presente. Cerca di riportare la tua attenzione a ciò che stai facendo, qui e ora. La maggior parte delle persone è convinta che il proprio patrimonio genetico determini la loro vita, ma illustri scienziati ci dimostrano che i geni stessi sono controllati dalle nostre percezioni dell’ambiente che ci circonda. Questa scoperta restituisce all’umanità un grande potere tra cui la capacità di guarire se stessi.
Siamo responsabili della nostra vita, della nostra salute e inevitabilmente i nostri pensieri e le nostre credenze contribuiscono in questo. I pensieri creano la realtà poiché influenzano la coscienza. Quindi fai attenzione a ciò che pensi e che dici, osservati; puoi utilizzare affermazioni positive che ti aiutino ad elevare la tua vibrazione e l’autostima, così da migliorare la tua qualità energetica. Durante il giorno, puoi prendere l’abitudine di ripetere interiormente alcune frasi che sono efficaci per te, per sviluppare un atteggiamento più ottimista.
Per cambiare gli schemi di pensiero limitanti, radicati dentro di noi, ci sono diverse discipline e tecniche per lavorare su di sé, ma puoi partire dalla pratica della meditazione, un potente strumento che ti aiuterà a rientrare nel tuo spazio interiore. Lo scopo è quello di andare oltre la mente e iniziare a scoprire parti di te più profonde. Spesso alla base di molte insoddisfazioni, vi è l'incapacità di dare spazio ai propri desideri, soprattutto quelli più inconfessabili; gli stessi che a volte ci fanno credere che le nostre paure siano così immense da poterci fermare o temere di non essere all'altezza.
Ognuno di noi commette sbagli, continuamente: la vera forza è farne una lezione con cui costruire una quotidianità differente. Invece di vittimizzarci con il senso di colpa, galvanizziamoci grazie al potere della libertà. Quando ci permettiamo di perdere il controllo, la vita inizia a fluire più leggera, facile. All'improvviso non sembra più sfuggire tutto di mano e si recupera il senso del piacere, il gusto del sapersi ascoltare nel profondo.
Crea nuove abitudini, soprattutto nei momenti in cui c'è bisogno di energia, proprio come fai a colazione e per merenda: ciò può farti scoprire nuovi gusti, nuovi piaceri.
Cammina e ascolta i tuoi bisogni: grazie al rilascio di endorfine praticare una disciplina sportiva migliora l'umore, ha effetti sul metabolismo, aiuta a sentirsi appagati, migliora il controllo dell'appetito e regola il sonno. Il consiglio dell'OMS è di camminare ogni giorno, almeno venti minuti; in questo modo è possibile prevenire malattie quali diabete e infarto, migliorare lo stress, dare sfogo all'ansia, dimagrire, sentirsi attivi, staccare dalle troppe parole che invadono il nostro spazio vitale e ritrovare il centro silenzioso di se stessi.
Scegli uno sport che ti faccia star bene: essere in una buona forma fisica non ha niente a che vedere con la magrezza o il conteggio delle calorie: significa iniziare ad allenare il proprio corpo e gioire nel percepire gli effetti positivi di quando ci sentiamo scattanti, pieni di energia, con i muscoli tonici e l'umore alto. Pensi di non aver più l'elasticità di un tempo? Sperimentare un corso o un gruppo di ballo, palestra, yoga o nuoto aumenta la possibilità di conoscere persone nuove, mettere alla prova se stessi, divertirsi: ogni giorno può essere una nuova scoperta a cui approcciarsi con piacere, non solo attraverso il senso del dovere. Impara, poi, a dire grazie. Un tempo in tutte le case prima di iniziare a mangiare veniva detta la preghiera per il cibo. La sua era una funzione importante, perché imponeva di fermarsi un attimo e diventare consapevoli dell'azione che si stava per compiere, quando il cibo era un miracolo e diventava sinonimo di sopravvivenza o morte. Memori di ciò, impariamo ad essere sempre grati di ciò che la vita ci dà. Anche la gratitudine ci farà stare meglio!