Iniziamo dal significato: il termine stupido deriva dal latino “stupidus”, determinativo di stupere, cioè stupire. La sua origine quindi, non è un’accezione solo negativa, lo diventa quando lo stupido si stupisce davanti ad ogni evento. Se le reazioni che si manifestano sono costantemente di stupore o di sbalordimento, accompagnate da espressioni attonite, è chiaro che qualche problemino serio sta emergendo. L’incapacità di reazione o di elaborazione emotiva, rivela livelli più o meno preoccupanti di stupidità.
Se pensate che la stupidità sia un argomento banale, vi sbagliate di grosso. La materia è stata oggetto di studio fin dall’antichità e Platone fu uno dei primi pensatori a parlarne, lasciando al suo allievo Aristotele l’onere di affermare che “lo stupore e la curiosità, sono la molla principale del pensiero”. Ma non mancano esempi contemporanei. Ad esempio, un illustre economista, Carlo M. Cipolla (che ha insegnato anche in Inghilterra, negli Stati Uniti e alla Normale di Pisa), scrisse un libro dal titolo “Le leggi fondamentali della stupidità umana” e soleva affermare che ... “quasi sempre, la stupidità umana è sottostimata”, aggiungendo che solo il 10% degli uomini – e donne – ne è immune; del restante 90% solo una piccola parte ammette la propria stupidità, tutti gli altri ritengono di far parte del 10%. Un altro libro più recente è “Dizionario della stupidità” di Piergiorgio Odifreddi, 300 esempi, definizioni e vocaboli inerenti la stupidità. Ma torniamo allo stupore-stupidità.
Fortunatamente la stupidità umana o se preferite, le occasioni in cui ci stupiamo, appartengono a vari livelli e non tutti incidono negativamente, ma alcuni comportamenti potrebbero essere irreversibili. Uscire di casa con un mocassino in una giornata di pioggia torrenziale, è una cosa stupida che ha conseguenze solo per se stessi; indossare la cravatta per andare a tifare in curva allo stadio, è una stupidaggine senza senso e senza conseguenze. Le potremmo definire stupidaggini minori, non nocive. Invece, essere maleducati, scontrosi, offendere, è una stupidità che di solito attiene la relazione tra due persone, ed è già una stupidità di livello superiore; mentre distruggere le risorse del nostro Pianeta e inquinare, è un comportamento terribilmente stupido, quanto gravemente irreversibile, ma allo stesso tempo, assumendo dimensioni collettive troppo vaste per essere controllate da una singola mente, non la percepiamo come una stupidità riconducibile alla nostra singola responsabilità. Un ultimo livello di drammatica stupidità personale, è riferibile a chiunque non sappia costruire e vivere la propria felicità nella relazione con il partner, e non riesca o non voglia affrontare un bilancio per determinare il valore della propria vita di coppia, e stupidamente preferisca accontentarsi di un rapporto ormai insoddisfacente.
Sarebbe un errore imperdonabile, sottovalutare la propensione alla stupidità di una persona, così come sarebbe sciocco trascurare la percezione personale – anche la nostra – del livello di stupidità e di stupore cui siamo soggetti. Se una persona ritiene di non essere stupida perché crede di non avere mai commesso stupidaggini in vita sua, ecco! Proprio quell’affermazione è la prima, o forse l’ultima di una lunga serie di stupidaggini dette o commesse e siatene certi, farà sicuramente parte del 90%, affermando al contrario, di rientrare nel 10%.
E tra un uomo e una donna? Quali sono le stupidaggini più ricorrenti? Si potrebbero stilare lunghi elenchi di comportamenti e infinite situazioni, ma volutamente ci limitiamo a pochi esempi estremamente stupidi. Il primo è senza dubbio credere di “possedere” il partner come se si trattasse di un oggetto sottomesso al proprio volere. Il secondo è dimenticare di avere un partner e non condividere più interessi e passioni con lui/lei; non potete pensare di essere due entità distinte, che si “fondono” solo nell’atto sessuale, tornando ad assumere un’esistenza autonoma al termine dell’accoppiamento. Nella vita di coppia è importante il desiderio, ma il rapporto deve fondarsi anche sulla responsabilità e sul rispetto reciproco.
L’ultima considerazione: non preoccupatevi troppo di nascondere la vostra stupidità o meglio, il vostro stupore, lasciate emergere quel pizzico di follia che vi renderà meno monotoni, e non dimenticate che la stupidità altrui, ci permette di convivere molto meglio con la nostra stessa “inevitabile e salutare” stupidità. Non preoccupatevi di far parte del 10%, o del 90% ... l’importante è non abusarne! Einstein, dopo avere vissuto le atrocità della guerra, nel 1947 affermò: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.