Confondere il “mi piaci” con il “sono innamorato di te” è un errore, se così vogliamo chiamarlo, che è tipico dei giovani. Quando non si ha ancora molta esperienza si è portati a volte a travisare quello che è semplice desiderio sessuale scambiandolo per un autentico innamoramento, e viceversa. Da adulti è meno comune cadere in questo genere di equivoco, anche se non si è mai totalmente al riparo da esso.
Forse per noi il desiderio puramente fisico e l’innamoramento sono difficili da distinguere all’inizio, ma per la scienza non è così. Infatti gli scienziati hanno trovato molte differenze tra un sentimento e l’altro: queste sono rintracciabili nello sguardo, ad esempio, e poi in altri aspetti del comportamento.
Uno studio dell’università di Ginevra, infatti, ha confermato che lo sguardo di una persona innamorata è diverso da quello di una infatuata. Sono diversi, come si immagina, anche i sentimenti, i pensieri e le fantasie che dietro questo sguardo si nascondono. L’infatuato guarda l’altro mosso da fantasie di tipo erotico mentre l’innamorato, pur provando un desiderio, veicola attraverso lo sguardo un desiderio di connessione sentimentale, un’attenzione e una tenerezza maggiori. Niente che non potessimo già immaginare, ma è interessante che questa differenza si sia trovata con l’oggettività dello sguardo dello studioso.
Ciò che cambia tra infatuazione e innamoramento sono però, principalmente, i sentimenti e i pensieri. La differenza principale, “scientifica”, tra l’uno e l’altro sentimento è rintracciabile principalmente nel desiderio di un impegno. Infatti quando si è innamorati si pensa, anche involontariamente (e questo è interessante) ad un futuro insieme all’altra persona. Quando si agisce, si pensa sempre alle ricadute su entrambe le persone coinvolte nella relazione e non soltanto su di sé.
L’infatuazione non porta alle persone quel tipo di coinvolgimento e quella proiezione verso il futuro che sono tipiche dell’innamoramento. Purtroppo a volte ancora fatichiamo a distinguere i nostri stessi pensieri e sentimenti perché non siamo in dialogo con la nostra interiorità. Ci diciamo allora che è troppo presto per capire cosa proviamo veramente, invece dentro di noi lo sapremmo già ma preferiamo non ascoltarci.
Ovviamente non è detto che la pura attrazione fisica non possa prima o poi trasformarsi in innamoramento. Sappiamo che le due cose sono diverse, ma è sempre possibile che a un certo punto si accenda una “lampadina” e ci si renda conto che il sentimento si è evoluto e approfondito.
L’importante è cercare sempre di essere chiari con se stessi e con gli altri evitando il più possibile di dire bugie e generare illusioni che presto si trasformeranno in delusioni. Indagando i nostri pensieri con oggettività e non basandoci sul pregiudizio, dovrebbe essere più facile capire cosa proviamo veramente.