Questa è una storia proprio buffa, che però ha qualcosa da insegnarci sul pazzo mondo in cui viviamo, in cui il marketing e l’autopromozione devono guidare qualsiasi professionista per vie talvolta decisamente inedite. Un professore di matematica taiwanese a corto di soldi per la spietata concorrenza è diventato famoso in tutto il mondo, caricando i video delle sue lezioni online… ma non su Youtube o su qualche piattaforma di e-learning, bensì su Pornhub.
Chi ha già iniziato a pensar male sappia che Shun-Wei Chang, questo il nome del professore, non include nei suoi video alcun contenuto di natura erotica, neanche minimamente. Anzi, compare sempre con indosso la stessa felpa grigia.
La storia che sta dietro questa strategia di marketing così strana è in realtà piuttosto drammatica. Nel 2020, in piena pandemia, i doposcuola online che già erano molto popolari in Asia sono schizzati alle stelle per numero di studenti iscritti. In quel momento Chang stava raccogliendo i cocci della sua vita precedente: era proprietario di un doposcuola che stava letteralmente cadendo in pezzi per la pressione della concorrenza. Il professore in bancarotta era solo, disperato e con debiti spaventosi. Alla stampa ha poi raccontato di aver pensato addirittura al suicidio.
Eppure si è rialzato, il nostro professore, proprio grazie alla sua presenza sui siti per adulti. Di certo aveva molti concorrenti, sia online che offline, ma nessuno aveva pensato a una strategia di autopromozione folle quanto la sua. Ci ha pensato per primo, come nella storia dell’uovo di Colombo, ed è riuscito per questo a diventare famoso. Shun-Wei Chang (in arte Changshu), che nei suoi video di 50-60 minuti illustra formule di calcolo avanzate, a inizio 2021 vantava su Pornhub addirittura due milioni di follower! Probabilmente la maggior parte di essi capitava sui video per farsi due risate, eppure il ritorno di iscritti reali alle lezioni di Chang c’è stato eccome. Tanto che ora ha abbastanza studenti da ripagare i suoi debiti e guadagnare il giusto, e ha smesso definitivamente di caricare video su Pornhub.
Questa è decisamente una storia a lieto fine, nella quale una sconfitta si è trasformata in una vittoria in virtù dell’inventiva del protagonista, che non ha esitato a rischiare il ridicolo pur di mettersi in luce, ma allo stesso tempo ha rifiutato di scendere a compromessi svilendo la qualità del proprio lavoro. A prescindere dalla tipologia di piattaforma che ha utilizzato e dall’inevitabile ricorso ad hashtag ammiccanti, Chang ha applicato nei suoi video un rigore e una professionalità che lo hanno reso poi apprezzato dagli studenti, quelli veri. Allo stesso tempo la “morale del racconto” è piuttosto triste: chi nonostante gli sforzi non riesce ad apparire sui social ingraziandosi l’algoritmo, al giorno d’oggi, incontra grosse (e in gran parte ingiuste) difficoltà.