Per anni abbiamo guardato all'estate come a quel momento in cui mollare tutto e fuggire il più lontano possibile. Abbiamo guardato con sufficienza chi si concedeva una vacanza sulle coste italiane, come se non avesse la possibilità di prendere un aereo e partire. Il Coronavirus ha cambiato tutto. Il mondo si è improvvisamente allargato, le barriere sono diventate più difficili da superare e forse avremo finalmente la possibilità di conoscere davvero l'Italia grazie alle staycation.
Il termine è stato coniato negli Stati Uniti per indicare una vacanza in un luogo vicino a casa. In Italia è stato ribattezzato turismo di prossimità. Niente aerei o treni per destinazioni lontane: questo è il nuovo modello di vacanza che sta prendendo piede nel tempo post lockdown. Un'altra tendenza che si sta affermando sempre di più è quella che preferisce vacanze in luoghi isolati e poco frequentati, dove la natura e l’aria siano incontaminate e dove possa essere mantenuto il distanziamento sociale. Dopo mesi di isolamento in casa, respirare aria pulita, senza restrizioni e in totale sicurezza è tra le priorità di chi decide di prenotare una vacanza.
Il bonus vacanze, al via dal primo luglio, è un ulteriore incoraggiamento a scegliere un luogo vicino casa, in Italia. Secondo un recente sondaggio la pandemia ci ha costretti a rivedere la durata e le destinazioni dei nostri viaggi. Il 31 per cento degli italiani però non rinuncerà alle proprie ferie: si prenderà una pausa dal lavoro per una o due settimane. Il 30 per cento degli intervistati ha dichiarato che si accontenterà anche di brevi soggiorni o fine settimana fuori porta, da trascorrere rigorosamente in Italia. La meta preferita dagli italiani per quest'anno è la montagna a pari merito con il mare. Seguono i parchi nazionali e le riserve naturali.
Secondo una ricerca svolta da una piattaforma di instant booking per le vacanze outdoor, da metà marzo a metà aprile, infatti, i gestori di strutture ricettive si aspettano per lo più turisti in cerca di ferie all'aria aperta (pari all'88,6 per cento delle risposte), nei pressi del proprio centro di residenza (31,2 per cento) e, dato importante, in strutture meno care quali i camping (22,1%). Per le vacanze nella natura, la tenda viene ritenuta indispensabile per lo più dalle fasce d’età più giovani, mentre i gli over 50 prediligono camper e roulotte, così come il sacco a pelo, il materasso gonfiabile e il fornello elettrico.
Il 79,3% dei gestori di camping è convinto che questa quarantena avvicinerà al mondo del campeggio anche neofiti, persone che non avevano mai preso in considerazione questo tipo di vacanza. Ma, nonostante questa convinzione, la maggior parte dei gestori di camping (61,4 per cento) non ha previsto campagne promozionali per sfruttare il fenomeno staycation. L'incertezza economica pesa ancora molto sulle decisioni di questi imprenditori. Ne è la prova una piccola, ma significativa percentuale (2,1 per cento) di gestori che ha dichiarato che quest'anno non riaprirà.
Le strutture outdoor preferite post lockdown
Chi sceglie le staycation ha un obiettivo ben preciso: trascorrere qualche giorno di quiete, all'aria aperta, in sicurezza. Per questo il maggior numero di richieste inviate vanno verso chalet, bungalow, pod e capanne (44,3 per cento). Queste strutture consentono un maggior distanziamento sociale e spesso sono dotate di servizi privati. Al secondo posto sono richiestissime le piazzole per camper e roulotte (37,9 per cento). Meno bene vanno gli spazi per le tende private. Questo tipo di soluzioni di pernottamento sta raccogliendo meno del 9 per cento delle prenotazioni. Forse, insieme alla prossimità, c'è anche voglia di farsi coccolare un po'.
Per quanto riguarda la sicurezza, le vacanze outdoor sono tra le più sicure sul mercato. Il 79,3 per cento dei gestori dichiara di avere adottato in modo completo la normativa prevista dal Ministero della Salute. Il 59,3 per cento dei gestori ha previsto misure aggiuntive per la sicurezza di clienti e dipendenti, come ad esempio la riduzione del numero di ospiti accolti. Ma per chi sogna di tornare a cantare attorno a un falò o di danzare sulla spiaggia, resterà deluso. Infatti, il 37,5 per cento dei camping non permetterà più questo tipo di attività.
Le staycation fanno bene anche al portafogli. Infatti, non dovendo acquistare lunghe tratte aeree, i costi per gli spostamenti scendono moltissimo. C'è anche chi, per risparmiare ancora di più, vivrà all'interno del proprio mezzo di trasporto. Ecco che, al costo della piazzola, si potrà vivere comodamente come a casa. E se non si è in possesso di un veicolo proprio, il camper sharing permette infatti di abbattere quei costi - bollo e assicurazione - che andrebbero a gravare sull'economia domestica dell'intero anno.
Vacanze 2020: esperienze e sostenibilità
Il viaggio è prima di tutto un'esperienza, fatta di monumenti, cultura locale, cibo. L'Italia è piena di borghi in grado di offrire questi elementi. Anche il solo fare la spesa in un mercato locale, come quello dedicato al pesce a Catania o la Vucciaria di Palermo, può diventare un'esperienza. Inoltre, il nostro Paese è ricco di sentieri che fanno felici gli appassionati di trekking, ma anche gli amanti della bicicletta. Le vacanze 2020 potrebbero diventare un momento ideale per innamorarsi dell'Italia, ora che chi già la apprezza, macinando ore e ore di volo per raggiungerla non può farlo.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l'impatto sull'ambiente. Secondo alcuni dati tre persone su quattro ritengono che le vacanze a contatto con la natura permettano di riposarsi in modo ecosostenibile. Il lockdown ci ha dimostrato che il nostro stile di vita ha un fortissimo impatto sul nostro pianeta. Quindi preferire soluzioni più sostenibili, anche per le vacanze, è un atto di responsabilità che dobbiamo fare per noi è per gli altri.