Le relazioni romantiche a tre, dette anche “triangoli”, sono meno rare di quello che sembra e hanno forme e gestioni decisamente particolari. Spesso si vede il “triangolo” come una complicazione, una situazione non equilibrata nella quale c’è sempre una persona di troppo, invece esistono relazioni a tre che sono in grado di raggiungere armonia e affiatamento.
Anche se molti pensano che i “triangoli” romantici siano qualcosa di sbagliato, in realtà è bene ricordare che in amore non esistono leggi universali e che una relazione a tre può funzionare tanto quanto un legame poliamoroso o una coppia monogama tradizionale. Certo, è un po’ più difficile, ma non impossibile.
Perché un “triangolo” funzioni sono essenziali una comunicazione chiara e un forte rispetto reciproco. Ogni membro deve accettare un patto non scritto con il quale si lega agli altri in modo forte e leale senza però superare certi confini (e soprattutto senza cadere nella possessività).
Quali sono i vantaggi di un rapporto romantico a tre? Secondo chi lo vive, è bello poter contare sul sostegno di due persone anziché di una sola. Chi ama intessere rapporti multipli ed è legato alla filosofia del poliamore tende poi a sottolineare la possibilità di essere più creativo in ambito intimo e sessuale. Anche l’idea di poter ampliare il proprio “giro” amoroso conoscendo persone nuove è tra le caratteristiche più apprezzate da chi si definisce poligamo.
Quali sono invece gli svantaggi? Beh, se già è difficile mettersi d’accordo con un solo partner sulle questioni della vita quotidiana, non immaginiamo come sia farlo in tre! I rapporti poligami, quindi anche i “triangoli”, sono molto complessi da gestire quando assumono il carattere di relazioni stabili e serie. Il principale problema, comunque, arriva quando uno dei componenti del trio si lega in modo particolarmente intenso a un altro e inizia a desiderare un rapporto esclusivo. La questione della gelosia, che è un sentimento umano comprensibile, è il principale argomento posto da chi non crede che i rapporti a tre possano davvero funzionare.
Le relazioni poliamorose, delle quali il “triangolo” è una forma particolare, sono sempre più diffuse e spesso la scelta di intraprenderle arriva dopo che una coppia monogama, trascorsi insieme degli anni, decide di cambiare qualcosa per non “scoppiare”. Ovviamente tutti i membri devono essere pienamente d’accordo, consapevoli e coscienti, e devono aderire a un patto di fedeltà che va rispettato rigorosamente: questa è la principale differenza tra il poliamore e il puro e semplice tradimento (anche consensuale).
Insomma, a volte l’idea di allargare la coppia ad altri membri è una strategia per portare avanti un amore che sembra giunto a un punto morto, ma non è una soluzione semplice a tutti i mali, anzi, è un impegno. È infatti essenziale stabilire delle regole e soprattutto dividere il tempo insieme in modo equo e soddisfacente.