Forse vi sarà capitato di vedere le campane tibetane in qualche negozio di incensi, arredamento o oggettistica esotica. Sono piccoli strumenti musicali metallici la cui forma ricorda una ciotola, completati da un bastoncino simile a un pestello che serve a farli risuonare. Per la loro conformazione vengono anche chiamate “ciotole tibetane” e sono tipiche dell’Himalaya.
Il loro suono è molto particolare: chi è capace di utilizzare questi strumenti non si limita a produrre un rintocco, come nelle classiche campane, ma riesce a far vibrare il metallo stabilizzandolo su un suono continuo. Le campane tibetane vengono spesso usate in contesti come la meditazione, lo yoga, ma anche le sedute di massaggi.
Perché? Secondo le credenze popolari la vibrazione prodotta da queste campane aiuterebbe a scacciare i pensieri e a liberare la mente, favorendo l’apertura dei chakra.
Per utilizzare al meglio le campane tibetane, basta seguire alcuni semplici passaggi:
Molte pratiche meditative richiedono la scelta di un focus su cui concentrare l’attenzione impedendo ai pensieri di vagare. Di solito questo focus viene ricercato nel respiro, ma le campane tibetane sono una interessante alternativa per chi è alle prime armi e fa fatica a concentrarsi prendendo come riferimento il proprio corpo.
I benefici delle campane tibetane hanno principalmente a che fare con il modo e il contesto in cui vengono utilizzate. Come abbiamo visto, possono rivelarsi ottimi strumenti per meditare. Secondo la tradizione Himalayana, si crede che questi strumenti possano influenzare positivamente l'equilibrio energetico del corpo, effetto dovuto al rilassamento del “rituale” in cui vengono suonati.
Le campane tibetane sono spesso utilizzate come ancoraggio per la pratica della consapevolezza, aiutando le persone a rimanere nel momento presente: ecco perché usarle nella meditazione può renderle delle valide alleate contro gli stati d’ansia, la stanchezza e lo stress del tran tran quotidiano.