Le pratiche esoteriche accompagnano la nostra civiltà da migliaia di anni e oggi stanno avendo un vero e proprio revival, almeno in alcune nicchie di appassionati. Il vocabolario definisce l’esoterismo come “una norma religiosa che vieta di rivelare, a chi non sia iniziato, certe parti segrete di un rito o di una dottrina”. Già Aristotele, l’antico filosofo greco, definiva le parti esoteriche dell’insegnamento come quelle segrete, riservate agli iniziati.
La maggior parte delle religioni ha avuto o continua ad avere delle componenti esoteriche. Ad esempio nel cristianesimo antico esistevano dei “secrita”, cioè dei segreti, che era proibito pronunciare a voce alta (lo testimonia una famosissima iscrizione nelle catacombe di Roma). Le primissime messe erano avvolte dal mistero e i pagani non potevano sapere che cosa succedesse durante le celebrazioni, cosa che alimentava il mistero e il sospetto sui cristiani che venivano accusati di fare addirittura sacrifici umani. Gli stessi sacramenti e la comunione sono riservati agli iniziati, ancora oggi, anche se il culto cristiano ha perso ormai del tutto la sua componente segreta, non rivelabile: chiunque, da qualsiasi parte del mondo, può sapere qualsiasi cosa sulla teologia, sul culto e sui riti anche senza essere battezzato.
Oggi l’esoterismo vive principalmente all’interno di piccoli gruppi, sette o culti minoritari, nello sciamanismo moderno o anche in associazioni come la Massoneria. Antoine Faivre, che è uno storico e studioso della materia, ha definito le sei caratteristiche chiave dell’esoterismo:
Secondo tutti i credo esoterici la natura è una sorta di vocabolario o di manuale nel quale ogni cosa è in correlazione con un’altra e rivela profondi significati. L’iniziato, nel suo percorso, impara a “leggere” questi messaggi, che i non iniziati non possono conoscere.
L’esoterismo in quanto credo non-scientifico o anti-scientifico non vede la natura come un insieme di “oggetti” concreti ma in quanto anima universale. La vitalità della natura e la sua componente spirituale contraddicono la visione scientifica che vede la vita in termini oggettivi.
Le dottrine esoteriche prendono spesso spunto dal platonismo immaginando un mondo “delle idee” fatto di archetipi, uno specchio rovesciato della realtà che è accessibile solo attraverso lo studio, la meditazione e le pratiche immaginative.
Gli alchimisti medievali cercarono a lungo di ottenere i famosi “elisir di lunga vita” e la “pietra filosofale” studiando le trasformazioni della materia, ancora una volta non in una prospettiva scientifica ma piuttosto filosofica e spirituale.
La presenza di guide spirituali che possano traghettare gli iniziati dall’ignoranza alla conoscenza è fondamentale in qualsiasi gruppo esoterico. Moltissima importanza viene data alla componente didattica.
Ogni ricerca della verità termina, secondo gli esoteristi, nel silenzio. Il mistero in sé è oltre le parole e non può essere rivelato, ma i simboli aiutano ad esprimerlo.
Le dottrine esoteriche ancor oggi esistenti, proprio per questo forte legame tra l’inesprimibile e il simbolico, si riversano spesso in pratiche misteriose o “magiche” come:
Ma perché le pratiche esoteriche sono ancor oggi così vitali, in un mondo che dovrebbe essere invece avanzato, scientifico e razionale? José Castillo, nel suo libro Spiritualità per gli insoddisfatti, sostiene che il motivo di tanta fortuna sia proprio la perdita di fiducia in quegli elementi che cento o duecento anni fa sostenevano la spiritualità della maggior parte delle persone: l’impegno civile (con lo Stato o il Partito sacralizzati) e quello religioso, dove il cristianesimo, l’ebraismo e in misura minore l’islam patiscono una continua perdita di consensi.
In fondo tutti, o quasi tutti, hanno bisogno di credere in qualcosa e l’esoterismo intercetta proprio questi bisogni.