Chi soffre di insonnia è abituato all’idea che, anche nelle condizioni più serene e rilassanti possibili, farà moltissima fatica ad addormentarsi. Ma anche chi non soffre per questo problema può sperimentare una grande difficoltà a dormire in determinate condizioni. Vediamo quali sono le più comuni, quali motivazioni scientifiche ci sono dietro e se è possibile fare qualcosa.
L’insonnia da “prima notte” è un problema estremamente comune. Capita che dormendo per la prima volta in una stanza diversa dalla propria, ad esempio quando si è in viaggio, non si riesca a prendere sonno. Sembra che il motivo sia legato all’evoluzione: il nostro emisfero sinistro ci mantiene vigili per poter affrontare eventuali pericoli presenti nel nuovo ambiente. Una possibile soluzione può essere proprio accendere la luce e studiare accuratamente la stanza per convincersi che non ci sia nulla che non va: chissà che non riusciremo a placare anche l’inconscio. L’effetto “prima notte”, per le persone molto sensibili, può accadere anche in casa propria se si è cambiato l’assetto della stanza, o semplicemente il materasso.
È normale non riuscire a prendere sonno prima di una giornata importante. L’ansia per un viaggio, per un matrimonio, per un evento, per una qualsiasi occasione importante riesce ad attivare abbastanza il cervello da forzarlo a rimanere sveglio, senza permettergli di rilassarsi adeguatamente. Dato che le giornate importanti sono piuttosto rare, viene la tentazione di rassegnarsi all’insonnia e portare pazienza. In alternativa si può provare a utilizzate qualche tecnica di rilassamento e visualizzazione.
L’insonnia da stress è simile a quella da ansia, con la differenza che non c’è nemmeno un bel momento da aspettarsi al risveglio. Lo stress attiva il nostro sistema nervoso producendo ormoni, come il cortisolo, che contrastano il rilassamento e l’addormentamento. Anche in questo caso una possibile soluzione è tentare una “pulizia dei pensieri” con la meditazione.
Molti di noi conoscono questo curioso fenomeno: quando si è stanchi, stanchissimi, paradossalmente è più difficile prendere sonno. Ma perché? Di solito il motivo è che la stanchezza percepita non è tanto fisica, quanto mentale, e quindi più legata a condizioni di ansia e stress simili a quelle menzionate prima.
Dopo una serata di eccessi è normale fare fatica ad addormentarsi. L’alcool e le droghe infatti possono influire negativamente sull’igiene del sonno e, contrariamente a quanto si pensa, non è vero che aiutano a dormire, anzi producono un sonno meno riposante e più disturbato.
La cosa più frustrante delle notti insonni è che più si cerca una soluzione meno la si trova. A volte, piuttosto che sforzarsi di dormire, risulta più utile accendere la luce, alzarsi, farsi una tisana e tornare a letto dopo una mezz’ora. Le tecniche di meditazione e respirazione possono aiutare, ovviamente, ma richiedono un po’ di tempo per essere acquisite. Infatti dovrebbero essere imparate così bene da risultare automatiche, implicando minore attivazione cerebrale.