Le ferite fisiche lasciano cicatrici visibili, mentre le ferite interiori non si notano dall’esterno: ma ciò non significa che facciano meno male.
Chi ha perso l’amore all’improvviso per via di un allontanamento brusco o un tradimento, o chi è stato legato per anni a una persona logorante, è inevitabilmente segnato dall’esperienza negativa e potrebbe avere paura di aprirsi un’altra volta, di amare ancora.
Non c’è da riderci sopra: le relazioni sono, dopo il cibo, l’acqua e il sonno, uno degli elementi fondamentali per la sopravvivenza. La vita di una persona sola è quasi una non-vita, e dire che “bisogna imparare a bastarsi” non significa che si possa vivere bene completamente da soli. Le relazioni più importanti in assoluto sono quelle con la famiglia e con gli amici, ma anche l’amore romantico ha un ruolo prezioso nella stabilità emotiva e nella felicità delle persone.
Ma chi ha il cuore spezzato si mette, automaticamente, sulla difensiva: tornare ad amare significherebbe essere di nuovo fragile, esposto a provare ancora una volta un dolore acuto come quello recentemente sperimentato. Ecco che ci si chiude in se stessi e si prova un odio diffuso, cementato dalle frasi “sono tutti uguali”, “non ne vale la pena”.
Se ti riconosci in questo ritratto, ci sono 3 cose importanti che vogliamo dirti:
Se sei uscito da poco da una relazione tossica potresti aver paura di ricascarci di nuovo. Ma non sono tutti come il tuo ex! Questo stile di pensiero totalizzante, in bianco e nero, semplicemente non è realistico. Sappi che nel mondo esistono persone buone, pronte a darti l’amore che meriti. Ciò che è successo non è una maledizione destinata per forza a ripetersi.
Quando una relazione si chiude in modo traumatico è inevitabile attribuire la colpa all’ex, ma a livello inconscio spesso il senso di colpa più grande lo si coltiva nei confronti di se stessi. Potresti incolparti di essere stato credulo, ingenuo, poco coerente o poco forte. Se vuoi ricominciare con il piede giusto non devi solo smettere di consumare le tue energie nella rabbia inconcludente contro l’ex, ma soprattutto perdonare te stesso.
Rimanere ancorati alle brutte esperienze, pensando sempre e solo a quelle, non aiuta a proteggersi ma solo a vivere male. Il trauma riporta costantemente la mente nel passato, ma è solo vivendo nel presente, pensando al presente, agendo con energia e istinto che le ferite si possono superare. Se vuoi andare avanti ed aprirti di nuovo, devi riuscire a confinare la brutta rottura vissuta nella categoria delle esperienze concluse, che non puoi cambiare ma che non necessariamente devi ripetere.
Se hai vissuto una rottura traumatica, l’unico modo per guarire piano piano è rimetterti al centro, recuperando il tempo perso e considerando le tue esigenze come fondamentali. Amarsi è la più grande e meritevole delle sfide e anche una brutta rottura può trasformarsi in un’occasione per migliorare sé e la propria vita.