Le 10 fobie più comuni che esistono
Quali sono le fobie più comuni e perché sono tanto diffuse?
Perché è importante parlare di quali sono le fobie più comuni? Primo, per sentirsi meno soli: sapere che si condivide la stessa paura con milioni di persone nel mondo aiuta ad affrontarla. Secondo, per comprendere come funzioniamo!
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La vita moderna è tutto fuorché naturale: abbiamo una tecnologia ipersviluppata, possediamo mezzi di trasporto velocissimi, viviamo in città caotiche ma dentro, nel nostro profondo, siamo gli stessi uomini che un tempo cacciavano nelle foreste. Le nostre paure più comuni sono quelle naturali, quelle che ci proteggerebbero se vivessimo in un ambiente selvaggio, oppure sono paure moderne nate perché oggi viviamo in modo non conforme alla nostra biologia (l’uomo in natura non guiderebbe ad alta velocità e non volerebbe…).
Scopriamo dunque quali sono le fobie più comuni per gli esseri umani di tutto il mondo:
- Paura dell’altezza (acrofobia): più o meno il 4,5% della popolazione ha paura dell’altezza e si sente male quando si trova su picchi, ascensori trasparenti, balconi… L’uomo non è un grande arrampicatore né un saltatore e la paura dell’altezza serve a proteggerci dai rischi.
- Paura degli animali (zoofobia): molti animali sono interpretati dall’istinto come pericolosi: parliamo principalmente degli insetti, responsabili di diverse malattie, dei serpenti che sono potenzialmente velenosi e dei cani, che un tempo erano veicolo di malattie mortali come la rabbia oppure avevano atteggiamenti aggressivi. Sono questi tre, non a caso, i tipi di animali più temuti con una prevalenza del 4,7% di fobici sul totale della popolazione.
- Fobia del volo (aerofobia): si stima che tra il 2,5% e il 40% della popolazione occidentale (Europa e Nord America) soffra di una intensa paura del volo. E ci mancherebbe! Il primo veicolo volante, la mongolfiera, è stato inventato solo nel 1783. Prima d’allora, nessuno al mondo aveva mai volato.
- Claustrofobia: Circa il 3% delle persone soffre di claustrofobia. Nessun animale, e nemmeno l’uomo, vuole sentirsi intrappolato… ecco una spiegazione spicciola che però dice molto su come funzioniamo.
- Paura dell’acqua (idrofobia): circa il 2,4% della popolazione è fobico dell’acqua, di solito perché ha vissuto esperienze traumatiche legate a questo elemento. Come molti animali terrestri, l’uomo può nuotare, ma l’acqua rimane un elemento potenzialmente pericoloso.
- Paura dei temporali (astrafobia): circa il 2% della popolazione soffre di un’intensa paura di fulmini e tuoni. Si pensa che questa fobia possa essere anche trasmessa inconsapevolmente dai genitori ai figli.
- Paura del sangue (ematofobia): circa il 2% delle persone ha un’intensa paura del sangue e può svenire alla sua vista. La paura del sangue, proprio o altrui, ha a che fare con il pericolo e la violenza.
- Paura delle punture (tripatofobia): nessuno ama particolarmente fare analisi del sangue, iniezioni e prelievi vari ma alcune persone trovano gli aghi assolutamente spaventosi. Si stima che questa fobia colpisca tra il 20% e il 30% dei giovani adulti e tra il 20% e il 50% degli adolescenti. Gli adulti che soffrono di questa fobia possono danneggiare involontariamente la propria salute evitando di fare prelievi o medicarsi.
- Paura di guidare (amaxofobia): Questa fobia colpisce in modo lieve circa il 20% delle persone e in modo da moderato a grave circa il 6%. La paura di mettersi alla guida include il timore della velocità ma soprattutto degli incidenti, che possono essere mortali.
- Paura del dentista (dentofobia): Questa fobia riguarda tra il 3,3% e il 15,3% della popolazione e anch’essa, come la paura degli aghi, può avere ripercussioni indirette sulla salute orale spingendo le persone a evitare i controlli dentistici anche in presenza di dolore.
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Comprendere l’origine naturale delle fobie più comuni aiuta a capire, ma non risolve il problema. Per fortuna esistono collaudati trattamenti psicoterapici che in breve tempo aiutano a diminuire la paura. Affrontare le fobie è importante, soprattutto quelle che riguardano i trattamenti medici, perché le persone dovrebbero tenere sotto controllo la propria salute regolarmente e non farlo può riservare brutte sorprese.
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