Alcuni studi, ancora da verificare, sostengono che le persone possano sentire “l’odore della paura”, come già è noto che fanno gli animali. Questa emozione primaria potrebbe quindi trasmettersi da una persona all’altra senza la mediazione della parola, come un virus che si espande.
La paura, come le altre emozioni, nasce per proteggerci dai pericoli del mondo. Siamo però consapevoli che la paura non è un meccanismo perfetto, anzi, può indurci in errore spingendoci a temere pericoli “lontani” e a sottovalutare quelli “vicini”. Si può avere paura dei ragni o degli aerei e allo stesso tempo fumare 40 sigarette al giorno senza preoccuparsi dei pericoli del tabacco.
La paura può essere attivata anche dall’esterno con l’uso dei mezzi di comunicazione di massa, tra TV, radio e web. Un esempio legato alla storia recente è sicuramente la paura nei confronti del Covid, che ha indotto alcune persone ad andare oltre le giuste regole di prudenza e a sviluppare ansia sociale, depressione e fobie. Un altro esempio è l’eco-ansia che riguarda molti giovani e giovanissimi e spesso travalica l’impegno civile e l’attivismo per trasformarsi in un’emozione paralizzante. L’informazione che corre di “tastiera in tastiera” sul web può anche produrre paure non giustificate basate su fake news prive di verifica.
Qui è giusto tracciare, dal punto di vista psicologico, un discrimine tra paura e panico. La prima emozione nasce per spingerci ad agire, a prendere contromisure contro il pericolo, mentre la seconda emozione non fa altro che paralizzarci. Il problema è che è molto facile passare dalla paura al panico quando i pericoli appaiono troppo grandi e sconosciuti e non si è inseriti in un contesto rassicurante.
Quando ci si sente contagiati da una paura altrui, è molto importante fare uno sforzo di razionalità e inquadrare il rischio, studiarlo il più possibile. Questo può aiutare ad evitare che la paura, emozione legittima e in certi sensi utile, si trasformi in ansia e panico che sono sentimenti intensi, incontrollati e spesso maladattivi.
Spesso le emozioni prevalgono sulla ragione e prendono il controllo della mente per motivi precisi che sono stati analizzati:
Quasi tutti nella vita avrete fatto almeno un’esercitazione antincendio. Queste nascono per aiutare le persone a fronteggiare eventuali rischi giocando d’anticipo ed evitando per quanto possibile lo scoppio del panico collettivo. Non sono poche le situazioni in cui un gruppo di persone, preso dal panico, ha compiuto azioni irrazionali che hanno comportato la morte di alcuni soggetti. Un caso tipico è la folla in preda al panico per un incendio che spinge verso un’uscita e schiaccia delle persone uccidendole oppure intasa le vie di fuga lasciando molta gente intrappolata.
Conoscere come funzionano la paura e il panico è importante per fronteggiare situazioni di emergenza al meglio senza lasciarsi bloccare. Giocare d’anticipo pensando a ipotetici scenari rischiosi può sembrare un atteggiamento poco apotropaico ma è molto utile per diminuire il più possibile il rischio del “contagio della paura”. È questo il motivo per cui ogni volta che si sale sull’aereo hostess e steward illustrano i possibili scenari di emergenza.