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    Dopo un addio bisogna ripartire (dedicato soprattutto alle amiche…)
    Fissarsi sull’immagine idilliaca di un amore ormai finito non è solo inutile ma cronicizza il dolore: dire addio al passato è la sola strada per ripartire e rinascere

    Quante volte, quando siamo tristi, delusi e insoddisfatti, rendendoci conto che in quella maniera la nostra vita non può più andare avanti, ci chiediamo cosa possiamo fare per stare meglio? Tante, troppe. Anche se può sorprendere e spiazzare, in questi casi la prima cosa da fare è liberarsi dall’idea che “fare qualcosa”, cioè intervenire sulla propria vita, possa migliorarla. Per stare bene il primo passo è smettere di intervenire e iniziare a constatare cosa capita adesso, non cosa “dovrebbe capitare”! Osservare cosa succede, senza volerlo cambiare. Pensare a cosa fare per migliorare, al percorso, agli obiettivi, ci porta fuori strada perché ci fa perdere di vista la sola cosa reale: ciò che accade adesso. Lo stesso vale per il passato, in particolare per le relazioni al tramonto. È inutile fissare lo sguardo su ciò che è ormai finito; solo chiarendo bene cosa c’è dentro di sé nel momento presente si permette all’inconscio di aiutarci a superare problemi e dolori. Ad esempio, se non riesci a non pensare al tuo ex partner perché ti sembra che solo con lui riuscivi a essere davvero te stessa e ogni nuovo incontro è una delusione perché nessuno è come lui, puoi dire così: “ciò che ora c’è dentro di me in questo momento è il mio sentirmi legata a un’immagine dell’amore, un’immagine fissa, sempre quella”.

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    Il senso di abbandono fa ritrovare se stessi

    Proseguendo con l’esempio, si comprende che, più che l’ex, è l’idea d’amore che si è fatta quando stava con lui che si porta appresso come una zavorra. Così ogni volta che esce con un nuovo uomo c’è questa immagine dell’amore, che si è fatta , che disturbai.

    Tanto è vero che cerca una persona con cui essere davvero se stessa, cioè una cosa che non esiste: cosa vuol dire essere se stessa? La se stessa di ieri, dell’altro ieri, di un anno fa? Quella se stessa non c’è più. Solo ciò che esiste ora la riguarda davvero. Ora in lei non c’è “lui che l’ ha lasciata: lui non c’è adesso, l’ ha lasciata nel passato. Nel presente c’è il suo senso di abbandono, l’addio che viene a trovarla. Non le resta che percepirlo e accoglierlo in sè.

    Se si fa così si cambia tutta la prospettiva!

    L’ anima fa venire il senso di abbandono perché vuole altre cose rispetto a quelle che si pensa di volere, cose che non si vedono perché si ha lo sguardo sempre rivolto al passato. Lei vuole che il suo ex torni perché senza di lui pensa di non riuscire a essere se stessa, e questa convinzione la fa star male. La sua anima invece vuole che si incontri l’addio, per rinnovarsi e voltare pagina una volta per tutte . Bisognerebbe dirsi queste parole: “Io non sono quella che un giorno è stata lasciata. Io sono quella che oggi sta facendo ciò che sono”. Questa è la giusta prospettiva: ogni anima ha delle caratteristiche che attirano o respingono ciò che è funzionale. È un processo che accade naturalmente, se non si interferisce. Quindi, nella vita non bisogna dirsi cosa va bene o no, ma constatare semplicemente cosa capita: ci si accorgerà dell’attrazione di forze a sé complementari o dell’allontanamento di situazioni e persone che si oppongono al proprio percorso. Per questo le storie d’amore finiscono. Il segreto per ripartire sta tutto nel riconoscere i processi che avvengono dentro di sé.

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    Cosa prolunga un dolore

    • Il tentativo di mandarlo subito via
    • Il desiderio di tornare indietro
    • Domandarsi le cause e le colpe

    Cosa aiuta a superarlo

    • Accoglierlo senza commenti
    • Guardare solo ciò che accade nell’istante
    • Non avere aspettative
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     Commenti (3)
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    1. sabi321, Pavia (Lombardia)
      Articolo che mi ha dato ulteriore forza. Bellissimo!
    2. giampi44, Villasimius (Sardegna)
      Sì il mio commento... dico che mi sono rotto di stare da solo, sono già troppi anni che vivo da solo anche se mi so gestire benissimo, ma manca la compagnia x dialogare e condividere la vita in due. ciaooo Giampi
    3. degolai, Bologna (Emilia Romagna)
      resta comunque da dire che ognuno di noi porta un carico diverso, determinato proprio dalla intensita' e dalla dedizione vissuta nel rapporto affettivo venuto a conclusione, bene il consiglio
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
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