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    Trigger emotivi: che cosa sono?
    Online si parla tanto di trigger e molte trasmissioni televisive o film contengono “trigger warning”: ma di che si tratta?

    In ciascuno di noi, per la storia che abbiamo vissuto, esistono dei punti sensibili, dei "trigger" che possono scatenare reazioni emotive intense e spesso imprevedibili. Ma cosa sono esattamente questi trigger e quale ruolo svolgono nella nostra vita quotidiana?

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    Per definizione, i trigger sono stimoli esterni o interni che provocano una risposta emotiva significativa in una persona. Il trigger e la risposta innescata sono estremamente personali: ciò che disturba una persona potrebbe risultare indifferente per un’altra. Ad esempio una persona che ha subito degli abusi intimi può sentirsi “triggerata” quando sente la notizia di un’aggressione o un femminicidio al telegiornale, mentre altri individui possono essere sensibili a stimoli come il sangue, o anche solo a certe immagini o parole del tutto innocue che per il loro inconscio risultano fortemente attivanti.

    Gli oggetti, le parole o gli eventi triggeranti possono essere di varia natura:

    1. Situazionali: legati a specifiche situazioni, luoghi o contesti. Ad esempio, vedere un luogo che ci ricorda un evento significativo del passato potrebbe scatenare un'emozione intensa.
    2. Sensoriali: legati a stimoli come suoni, odori o immagini che evocano ricordi o sensazioni emotive. Ad esempio, un profumo che ci ricorda una persona cara potrebbe suscitare gioia o tristezza. Oppure una persona autistica potrebbe sentirsi triggerata da un ambiente ricco di suoni, rumori e colori per via della sua mente neurodivergente.
    3. Relazionali: legati alle interazioni con altre persone. Un certo tipo di conversazione, una frase o un comportamento di qualcuno può attivare reazioni emotive forti che sono legate a un evento traumatico o a un ricordo spiacevole, o anche a una forma di disagio psichico specifico.
    4. Memoriali: sono trigger collegati a ricordi specifici, spesso legati a eventi passati traumatici. Ad esempio una persona che ha avuto un incidente in macchina potrebbe spaventarsi all’idea di guidare, di salire su un mezzo o potrebbe “attivarsi” persino sentendo la notizia di un incidente alla radio.
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    I trigger emotivi svolgono un ruolo importante nella nostra vita emotiva e comportamentale perché sono in grado di influenzare in modo significativo le nostre azioni, le nostre decisioni e persino la nostra salute mentale. Ecco alcuni esempi:

    1. Gestione emotiva resa difficile dal trigger: chi non è consapevole dei propri trigger o non ci ha lavorato sopra potrebbe avere reazioni emotive intense e ingestibili in certe situazioni, spaventandosi e arrivando anche a pensare di essere pazzo. Per questo potrebbe iniziare a condurre pratiche evitanti rinchiudendosi sempre di più nel proprio guscio.
    2. Relazioni interpersonali: i trigger emotivi possono influenzare le nostre relazioni con gli altri scatenando comportamenti aggressivi apparentemente ingiustificati, dando luogo a incomprensioni o portando all’isolamento.
    3. Salute mentale: per alcune persone, certi trigger emotivi possono scatenare ansia, depressione o altri disturbi emotivi. Riconoscere e affrontare questi trigger è fondamentale per il benessere mentale.

    Anche se i trigger emotivi sono una parte inevitabile della nostra esperienza emotiva, perché tutti noi abbiamo vissuto esperienze traumatiche che qualche volta siamo costretti a rivivere, riconoscerli, comprenderli e imparare a gestirli in modo sano e costruttivo può migliorare la nostra qualità di vita e le nostre relazioni con gli altri.

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    La consapevolezza dei nostri trigger emotivi è il primo passo verso una maggiore resilienza emotiva e un benessere mentale ottimale: non dobbiamo vergognarci di ciò che ci limita ma abbiamo la possibilità di trasformare la paura in una forza che ci aiuta a conoscerci meglio.

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