Come gestire un partner workaholic
Avere un partner che è totalmente assorbito dal proprio lavoro, tanto da esserne dipendente, può rendere una relazione squilibrata e insoddisfacente. È possibile gestire questo problema?
La parola workaholic è un neologismo dall’inglese basato su due parole: “lavoro” (work) e “alcolista” (alcoholic). In pratica una persona workaholic è un individuo talmente concentrato sul proprio lavoro da farne il centro dell’esistenza, come se avesse una vera e propria dipendenza da esso: non si limita agli orari standard ma spesso fa straordinari o resta operativo anche quando non richiesto; pensa continuamente al lavoro, lo mette al centro delle proprie conversazioni e ci si dedica anche nel tempo che dovrebbe essere libero.
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Purtroppo nel mondo del lavoro c’è l’infame tendenza, da parte dei superiori, a cercare di trasformare i propri dipendenti in workaholic. Non si diventa “alcolisti del lavoro”, però, se non si ha la predisposizione ad esserlo. Molte persone vedono nel lavoro qualcosa di più che un mezzo per raggiungere la stabilità economica: si “innamorano” delle soddisfazioni che dà, dell’idea di essere indispensabili, delle possibilità di carriera.
E dove è lo spazio per l’amore, quello umano, quello vero in tutto ciò? Non può che ridursi, inevitabilmente. Avere a che fare con un partner workaholic significa spesso essere deprivati di tempo e attenzioni. È possibile fare qualcosa perché il terzo incomodo, che in questo caso non è un rivale in amore in carne ed ossa ma è il lavoro, si faccia un po’ da parte?
Se sei compagno/a di una persona workaholic, ecco alcuni consigli su come provare a gestire il problema:
- Comunica apertamente con il partner esponendo i tuoi sentimenti: per le persone “alcoliste del lavoro” può essere difficile immaginare che la loro dedizione al mestiere sia un problema per gli altri. Molto spesso non si accorgono che il loro compagno/a soffre per il poco tempo passato insieme, anzi pensano di renderlo fiero procurandogli status, guadagni e altri vantaggi dati dal lavoro che fa. Per questo è molto importante, per il partner trascurato, parlare ed esprimere chiaramente i propri sentimenti cercando di far prendere coscienza all’altro.
- Cerca di fargli capire che il suo è un problema: Come tutte le dipendenze, anche quella dal lavoro ha i suoi lati negativi. Insomma, essere workaholic è tutto tranne che un’attitudine sana, nonostante qualcuno voglia farcelo credere. La persona “alcolista del lavoro” deve prendere coscienza che questa sua dipendenza gli porta via tante cose: il sonno, le energie, il tempo per la famiglia e per lo svago, la sua stessa vita. Le persone che si dedicano troppo al lavoro, quando arriva il tempo della pensione, spesso precipitano in veri e propri stati depressivi. Questo è un sintomo che c’è un vuoto nella loro vita e che non sanno bene come riempirlo.
- Prova a coltivare degli hobby in comune con lui: Anche una persona workaholic può avere degli hobby. È proprio in questo spazio che puoi provare a inserirti tu. Proponi al partner di andare in palestra insieme o di fare altre attività nel tempo libero che possano appassionare entrambi.
- Punta sulla qualità del tempo che avete a disposizione: Se il tempo che trascorrete insieme è poco, fai del tuo meglio per trasformarlo in un tempo di qualità. Pensa a ogni vostra uscita, a ogni momento libero, come un’occasione speciale da preparare e vivere con cura.
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- Incoraggialo a rivolgersi a un professionista della salute mentale: Se nonostante i tuoi sforzi la situazione non cambia puoi incoraggiare il partner a rivolgersi a un professionista della salute mentale, oppure puoi pensare di intraprendere con lui una terapia di coppia.
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