Una recente indagine condotta da un’azienda specializzata in informatica ha rivelato che solo il 37% degli utenti spegne il computer quando non lo usa. Il 63% delle persone tiene il PC sempre acceso anche di notte, seppure con diverse modalità per “silenziarlo”: c’è chi lo mette in stand-by, chi usa la modalità sleep, chi usa l’”Ibernazione” e chi se ne frega e lo lascia semplicemente acceso. Quest’ultimo gruppo comprende addirittura il 23% delle persone, stando all’indagine.
Sull’opportunità di spegnere o mantenere sempre accesi i dispositivi, tra la gente c’è molta confusione. Pensiamo anche a i cellulari, che secondo qualcuno andrebbero spenti di notte, secondo qualcun altro lasciati sempre accesi, secondo altri ancora caricati solo quando sono al limite minimo di batteria eccetera. Non potendo capire da soli cosa è meglio per i nostri amati dispositivi, rivolgiamoci agli esperti.
Ascoltiamo quindi il parere del prof. William Fornaciari, docente di sistemi embedded al Politecnico di Milano, che ha parlato dell’argomento sul periodico Focus.
In linea generale tenere il computer sempre acceso fa male al dispositivo perché ne accelera l’usura. La temperatura che il PC raggiunge quando è operativo e collegato all’alimentatore, anche se quasi inattivo, è alta rispetto a quando è spento. Questo riscaldamento prolungato invecchia più rapidamente le componenti elettroniche.
Un altro problema è la bolletta della luce: un PC fisso consuma 100-500 watt all’ora, mentre un laptop dai 20 ai 60. Si può risparmiare dunque un po’ spegnendolo di notte e scollegandolo dall’alimentatore, come vale per qualsiasi dispositivo o elettrodomestico. Quando un PC è messo nelle modalità sleep, stand by o ibernazione consuma in realtà pochissimo, tra 1-5 e 0 Wh, quindi in questo caso non è la bolletta a essere un problema ma piuttosto la possibilità di lasciar “riposare” veramente l’apparecchio.
La modalità stand by è quella, tra tutte, che consuma di più. Si stima che il 10% dei consumi di luce annui delle famiglie derivino dai dispositivi lasciati in questa modalità. Quando un computer è in stand by è programmato per riavviarsi molto rapidamente, quindi si si rallenta l'attività del processore ma la memoria RAM resta in regolare esecuzione. La modalità che consuma meno in assoluto è quella di ibernazione.
In ogni caso, il prof. Fornaciari suggerisce che l’idea migliore sia la più semplice: spegnere il computer durante la notte, a meno che non lo si utilizzi come server o non si stiano facendo degli update del sistema. Spegnere il computer azzera i costi, fa riposare a fondo le componenti e permette di allungare la vita del dispositivo. Inoltre, visto che i programmi sono sempre soggetti a possibili attacchi esterni, spegnere l’attività della RAM e chiudere tutto consente di guadagnare anche in sicurezza informatica.
(Da stanotte noi di Nirvam spegneremo i nostri amati PC finito il lavoro. E voi?).