Quanto davvero sono importanti le interazioni sociali?
In un mondo nel quale si può essere connessi con migliaia di persone via internet, le relazioni sociali quanta importanza hanno?
Nessuno di noi può evitare totalmente di interagire con altri esseri umani, se almeno ogni tanto esce di casa per lavoro, per fare la spesa o ordinare un caffè. Le relazioni sociali sono praticamente inevitabili, anche se naturalmente quelle davvero importanti riguardano i legami stretti come quelli amicali, parentali o amorosi. Ma quanto è davvero importante vedersi dal vivo, parlare occhi negli occhi, in un mondo nel quale possiamo entrare in contatto con chiunque attraverso la rete?
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La Pandemia con le sue “uscite”, le sue “cene” fatte con gli amici via Skype ci ha dimostrato che queste riunioni non hanno niente a che spartire con gli incontri veri, pur essendo un surrogato che in quel momento appariva valido. La solitudine, parola chiave dei mesi acuti della Pandemia, ha mostrato quanti possono essere i danni della mancata interazione sociale: depressione, ansia, peggioramento generale dell’umore e del fisico.
Ma quindi i legami dal vivo, le uscite “vere”, sono proprio essenziali? Per quanto ognuno di noi abbia i propri livelli di bisogno in fatto di socialità, dal “festaiolo” all’”orso”, le interazioni sono importanti per tutti e mostrano i loro benefici anche quando non sono esageratamente frequenti. In cosa fa bene stare con gli altri?
- Legami significativi=senso di protezione: più si sta in compagnia di una certa persona più il legame diventa solido. E quando si ha a disposizione una rete di legami saldi ci si sente più protetti contro le avversità della vita. Non dimentichiamo che siamo animali e ciascuno di noi ha bisogno del proprio “branco”, non importa da quante persone sia formato. Quindi, se abbiamo la fortuna di possedere legami profondi con una o più persone il nostro senso di sicurezza personale aumenta; aumentano anche virtù come il coraggio, la volontà, la responsabilità: il “branco” rende le persone migliori, più sicure, propositive, attive. Ma il “branco” virtuale, come quello che si può trovare in un forum o sui social, non dà lo stesso senso di sicurezza del “branco” reale.
- Uscite con amici/famiglia/partner=umore migliore: secondo la scienza una buona rete sociale costituisce un fattore protettivo contro la depressione. Anche chi soffre di disagio psichico, per guarire, deve imparare a costruire una rete di relazioni vere e reali su cui contare. Ricordiamo che la depressione è una malattia e non si guarisce semplicemente stando in gruppo; eppure i legami sociali sono una specie di medicina che, in aggiunta alle terapie psicologiche e psichiatriche, dà un’aspettativa di guarigione più concreta.
- Rete sociale positiva=minor rischio di ammalarsi: Sembra incredibile eppure molti studi hanno dimostrato che le persone che stanno spesso in compagnia tendono a vivere più a lungo e a soffrire meno di malattie croniche. Il supporto sociale può migliorare il sistema immunitario, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e aiutare nella gestione di condizioni come il diabete.
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- Condivisione del proprio tempo con gli altri=migliore profilo culturale e personale: interagire con altre persone ci espone a nuove idee, prospettive e conoscenze. Le relazioni sociali favoriscono l'apprendimento continuo e lo sviluppo delle competenze, sia sul piano personale che professionale. Non è necessario frequentare professori universitari o parlare necessariamente di argomenti “culturali” con gli amici: anche solo ascoltare i racconti degli altri sulla loro vita è una miniera di informazioni fondamentale per una mente elastica e “pronta”. Vivere esperienze in comune costituisce una fonte di apprendimento primaria per i bambini e continua ad esserlo anche per gli adulti.
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