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    Gli errori grammaticali fanno male (anche) fisicamente?
    Il fastidio che molti di noi sperimentano quando ascoltano o leggono frasi dalla grammatica traballante è reale e ha a che fare con il sistema nervoso-cardiaco, come conferma una ricerca inglese.

    Al di là dei cosiddetti grammar-nazi, persone che passano la vita a evidenziare i più piccoli errori grammaticali altrui traendone un godimento sadico e infinito, a quanto emerge da un nuovo studio tutti possiamo soffrire fisicamente quando ascoltiamo o leggiamo un discorso con errori.

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    Leggere o ascoltare un errore grammaticale, Secondo i ricercatori dell'Università di Birmingham (UK), può influire sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV).

    Quando siamo a riposo e non abbiamo problemi di salute l’HRV, che misura il tempo tra un battito cardiaco e il successivo, è regolare; quando invece interviene un’emozione negativa abbiamo la sensazione di “saltare un battito”. Questo succede anche quando sentiamo o leggiamo uno strafalcione.

    I ricercatori dell’ateneo di Birmingham hanno coinvolto una quarantina di volontari madrelingua inglesi, che sono stati chiamati ad ascoltare diversi discorsi registrati mentre i loro parametri vitali venivano misurati. Gli audio contenevano frasi pronunciate in inglese da persone di età, sesso e accento diversi. Metà dei discorsi conteneva errori di grammatica.

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    Ebbene, a prescindere dal fatto che a pronunciare l’errore fosse un uomo o una donna, uno scozzese o un gallese, un filippino e così via, quello che veramente faceva “saltare un battito” ai volontari era proprio l’errore in sé.

    Quando sentiamo errori grammaticali nel parlato, confermano i ricercatori, il nostro sistema nervoso sperimenta una forte reazione che va poi a influire sul sistema cardiovascolare: infatti il sistema nervoso autonomo ha un ruolo nella regolazione del battito cardiaco. Per dirlo in modo semplice, gli errori fanno male e il fastidio sperimentato quando li si incontra è reale.

    Più i volontari ascoltavano discorsi zeppi di errori, più il battito si faceva irregolare: questo è ciò che secondo i ricercatori accade nella vita di ogni giorno. Certo, per far fronte a tale problema ci sono due possibili strade: diventare grammar nazi o allenarsi a sopportare, magari facendosi una bella risata per lo “svarione” grammaticale.

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    Anche far notare con gentilezza l’errore va bene, sempre che poi non si scateni una litigata (cosa che farebbe peggiorare ulteriormente i parametri cardiaci: meglio di no!).

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     Commenti (1)
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    1. serena7521, Roma (Lazio)
      La grammatica è colei che fa parte del discorso variabile e invariabile della lingua italiana. Trovo che sia fondamentale conoscerla e applicarla per una padroneggiamento e maggiore fluidità anche ad esprimere discorsi più chiari.
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