Come ogni anno, anche nel 2024 il World Economic Forum ha pubblicato la classifica dei migliori Paesi nel mondo dove viaggiare. Le scelte che hanno portato a redigere la top 10 si sono basate su criteri quali l’offerta turistica ma anche la presenza di risorse naturali, la sostenibilità, la quantità e qualità di infrastrutture e hotel e l’attività delle compagnie aeree di bandiera.
Il primo posto quest’anno va agli Stati Uniti, che godono di paesaggi naturali veramente unici e metropoli ricche di divertimento. Unica pecca, una carenza di manodopera nel settore turistico che porta a il ricevimento non essere top, ma lascia comunque il podio al Paese.
Seconda classificata 2024 è la Spagna, premiata dalla sua storia e dai suoi paesaggi ma anche dai suoi impeccabili collegamenti ferroviari. Purtroppo la Spagna di turisti ne ha anche troppi e città come Barcellona risultano letteralmente assediate intaccando la qualità di vita dei residenti (il fenomeno è chiamato overtourism).
Al terzo posto il Giappone, uno stato che dopo la pandemia ha visto sbocciare il turismo dall’estero e continua a offrire ai suoi visitatori efficaci e puntuali collegamenti da città a città oltre, naturalmente, a siti archeologici e naturalistici splendidi.
Al di sotto del podio troviamo la Francia (quarto posto), apprezzata in particolare per la sua rinomata cucina e l’offerta culturale, l’Australia (quinto posto), per le bellezze naturali, la Germania (sesto posto), premiata per gli efficienti trasporti, Il Regno Unito (settimo posto) per la ricchezza culturale e la varietà di paesaggi e la Cina (ottavo posto) per le sue meraviglie storiche e naturali, rinomate nonostante la difficoltà a ottenere visti turistici.
L’Italia si piazza quest’anno al nono posto: per quanto sia indiscutibile che la maggioranza dei siti UNESCO si trovi da noi, i fenomeni dell’overtourism e forse anche l’assenza di collegamenti efficaci nelle principali città possono aver pesato. Siamo probabilmente piuttosto indietro anche per quanto riguarda la sostenibilità ambientale delle vacanze, con città soffocate dal turismo di massa tanto da rendere necessari ticket di ingresso (come a Venezia e in alcuni siti dell’Alto Adige).
A chiudere la classifica la Svizzera, col suo rinomato ordine e lo splendore dei paesaggi alpini.
Da un certo punto di vista l’Italia, dove il turismo è un pilastro dell’economia ed è in perenne salute, non ha bisogno di ulteriori raccomandazioni: anzi, potrebbe in futuro puntare a ridurre il numero delle presenze in certi luoghi iconici privilegiando la qualità a discapito della quantità delle visite.
Che ne pensate di questa classifica? Viaggerete in qualcuno di questi Paesi durante l’estate? Pensate che il fenomeno dell’overtourism potrebbe essere gestito in un altro modo? Ci rivediamo nei commenti.