Sebbene Tolstoj, in Anna Karenina, abbia scritto una delle più celebri frasi di sempre: “Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo”, in realtà i principali problemi familiari possono essere riassunti e analizzati.
È vero che ogni nucleo familiare è un unicum ma gli psicologi hanno individuato sette nuclei tipici delle famiglie problematiche e infelici. Su questi è possibile lavorare per cercare di ricostruire dei rapporti più sani. Ecco quali sono i principali sette:
La famiglia non si sceglie. In alcune famiglie sono presenti personalità così opposte da essere inconciliabili e questo rende problematici i legami. Anche la presenza di torti passati, reciproci o non, può sfasciare una famiglia.
Una famiglia dove si ha paura di dire la propria o non si ha alcun interesse a comunicare non può essere una famiglia felice, anche se magari può sembrarlo da fuori.
A volte i genitori pretendono la “perfezione” da parte dei figli, perché proiettano su di loro aspettative costanti e eccessive: questo può portare a un allontanamento dei figli e a conflitti familiari di una certa portata.
Gli stili genitoriali riguardano il modo in cui i genitori allevano i propri figli: uno stile inadeguato può incidere pesantemente sulla salute dei bambini e di conseguenza sulla stabilità della famiglia.
Le difficoltà economiche mantengono acceso sempre un allarme rosso all’interno della famiglia e possono finire per stressare genitori e figli al punto da minare il loro legame.
Chi deve affrontare la presenza di una malattia mentale in famiglia si trova di fronte a un duro compito: soprattutto se il disturbo non viene trattato, questo può incidere sulla stabilità dell’intero nucleo familiare.
Un altro dei problemi familiari più comuni è la distanza emotiva tra i membri, che si disinteressano l’uno dell’altro. Spesso questa distanza nasce da una mancanza di fiducia reciproca.
Ora che abbiamo identificato i sette problemi principali, dobbiamo capire se c’è un modo per affrontarli. Richiamando ancora una volta la citazione di Tolstoj, è vero che non esiste una ricetta salvafamiglie che vada bene per tutti. Ci sono però alcune contromisure che è possibile prendere per affrontare i problemi:
Quando anche solo una persona prende coscienza del problema della propria famiglia, questo può essere il volano per il cambiamento. Analizza la tua famiglia anche pensando alle nostre sette linee guida e individua quali sono i principali problemi da affrontare.
Parlare del problema che si è tenuto per anni sotto il tappeto è forse la cosa più difficile del mondo, ma vale la pena di provarci. Solo incoraggiando la comunicazione dei bisogni di ciascuno è possibile ristabilire l’empatia e la comunicazione all’interno di una famiglia.
Come nelle relazioni amorose, anche in famiglia ci si salva insieme, non da soli. Per questo una sola persona non si può prendere l’incarico di “riparare” un sistema-famiglia alla deriva. Ecco perché è necessario che tu stabilisca dei limiti realistici a quello che puoi fare per i tuoi parenti senza lasciarti travolgere dal senso di responsabilità. Non tutto si può salvare.
Anche se non sempre le famiglie alla deriva possono essere riportate alla terra, quello che puoi fare tu è salvare te stesso. Un ottimo modo per farlo consiste nell’andare in terapia. Uno specialista può aiutarti a capire quanto la tua situazione familiare ti sta influenzando in negativo e cosa puoi fare per intervenire. In questo caso anche brevi sessioni di terapia possono rivelarsi molto efficaci.