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    Overthinking: 3 trucchi psicologici per smettere di "pensare troppo"
    Se tendi a rimuginare troppo, sappi che ci sono tre trucchi psicologici che possono aiutarti.

    Oggi si usa molto la parola inglese overthinking (letteralmente “pensare troppo”) al posto delle più italiane rimuginio o ruminazione. Quale che sia la parola scelta, la condizione descritta è la stessa: lo stare troppo e troppo spesso a pensare a un problema, perdendosi quasi dentro di esso. Ruminare è il verbo che si usa per certi erbivori che, una volta assunto il cibo, lo masticano e lo rimasticano digerendolo in più tempi. Mentre è naturale per noi umani “digerire” il cibo le informazioni in una sola volta e con tempi relativamente rapidi, chi rumina è come se non riuscisse a far passare il problema che lo tormenta.

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    Chi tende al rimuginio spreca una grande quantità di energia psichica a pensare e ripensare allo stesso evento, quasi con una sfumatura di ossessione, e finisce purtroppo spesso per rovinarsi le giornate. Masticare e rimasticare “bocconi” che potrebbero essere digeriti, poi, può portare anche a trarre conclusioni sbagliate dalle esperienze che si sono vissute, aggravando il problema oggettivo che ha dato origine all’overthinking anziché aiutando a risolverlo. Per questi motivi, se sei vittima del tuo stesso rimuginio, potresti chiederti come tenerlo a freno.

    Ecco 3 strategie utili per contrastare la ruminazione mentale eccessiva:

    1. Il metodo dell'attenzione focalizzata

    Il metodo più efficace contro l’overthinking è l’attenzione focalizzata. Di che si tratta? È molto semplice: quando si sente che i pensieri prendono il sopravvento bisogna rivolgere tutta la propria attenzione a qualcosa di oggettivo e presente. Ad esempio, un modo in cui si può esercitare l’attenzione focalizzata è descrivere minuziosamente l’ambiente in cui ci si trova, in forma scritta, orale o mentale. È importante mettere la massima concentrazione nella descrizione in modo da allontanare i pensieri non voluti. La tecnica va eseguita descrivendo l’ambiente per almeno tre minuti e nel modo più oggettivo possibile. La forma scritta è quella preferibile, essendo la scrittura un mediatore molto efficace.

    1. Il metodo del mantra

    Ripetere un mantra, come il classico Ohm, è una tecnica di meditazione che sembra quasi fumettistica e invece funziona davvero. Ohm è un mantra di derivazione religiosa, ma qualsiasi parola può diventare un efficace mantra per allontanare il rimuginio. Si tratta di scegliere un termine o una frase, anche apparentemente nonsense, da ripetere per un tempo variabile tra i 2 e i 5 minuti. In questo modo, focalizzandosi sul compito, si spegne la ruminazione.

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    1. Il metodo del flusso di coscienza

    Mentre i due metodi precedenti sono pensati per contrastare attivamente l’overthinking, esiste un altro metodo che consiste nell’andargli dietro per vedere dove porterà. Si tratta di sdraiarsi o sedersi in un posto tranquillo, puntare una sveglia e lasciarsi andare completamente al rimuginio. Al suono della sveglia bisogna interrompersi e scrivere che cosa si è pensato in quel lasso di tempo. Questo è un metodo utile di autoanalisi che consente di trasformare il rimuginio in una sorta di indagine sulle proprie urgenze più profonde. La scrittura come medium aiuta a ridimensionare l’eventuale catastroficità del pensiero e a raggiungere una diversa consapevolezza.

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