La percezione di noi stessi è il modo in cui ci valutiamo, a volte in modo inconscio. Ma questa autovalutazione non è trasparente, anzi: è spesso influenzata dall’umore della giornata, dalle opinioni esterne, dai sensi di colpa, dall’ipercompetitività del mondo contemporaneo.
Ma come la percezione di noi influenza gli obiettivi che ci poniamo? La risposta è abbastanza semplice: non siamo ciò che abbiamo raggiunto, ma siamo ciò che crediamo di poter diventare. In altre parole più la nostra autopercezione è positiva più gli obiettivi che ci poniamo rendono giustizia alle nostre vere potenzialità.
La consapevolezza che dentro ciascuno di noi, soprattutto chi tende a giudicarsi male, c’è un grande potenziale inespresso dovrebbe indurci a riconsiderare i nostri obiettivi, cercando di allontanare il velo opaco e castrante che spesso ci mettiamo sugli occhi e puntando a risultati che rendano conto delle nostre vere capacità. Per farlo bisogna uscire dal circolo vizioso fatto di frustrazione e sensi di colpa e innescare un circolo virtuoso fondato sulla fiducia in sé.
Bisogna anche rendersi conto di quali siano le conseguenze di una dispercezione delle proprie capacità, quale impatto essa abbia sulla nostra vita. Infatti una cattiva percezione di sé porta a rinunciare a obiettivi possibili e desiderabili prima ancora di aver provato a raggiungerli. Questo ha un impatto negativo sull’autostima e quindi sulla salute mentale in generale.
Avere invece una buona percezione di sé, cosa che si conquista con un percorso di crescita personale profonda, è importante per raggiungere una buona qualità della vita oltre che le giuste soddisfazioni.
Una buona percezione di sé è qualcosa di ben diverso dal narcisismo, il quale porta alla costruzione di un “io” grandioso ma fittizio. Mentre il narcisismo è un ostacolo per la crescita personale, la visione positiva di sé è uno sprone che aiuta ad affrontare ogni giornata con la consapevolezza di poterne fare qualcosa di significativo. Questa buona percezione ha a che fare con la consapevolezza che la vita non è una maratona e che ci si può sempre rialzare dopo essere caduti, senza guardare i risultati degli altri ma perseguendo le proprie battaglie personali.
In sintesi, una buona percezione di se stessi è fondamentale per diversi motivi: