Nella vita esistono le grandi decisioni, come cambiare lavoro o trasferirsi, ed esistono le piccole decisioni, come scegliere cosa mangiare per cena o quale vestito indossare. Quantitativamente le piccole decisioni sopravanzano decisamente le grandi, perché sono decine ogni giorno. Ma molte persone si trovano in difficoltà con questo tipo di scelte, che causano loro molto stress ed esauriscono le loro risorse psicologiche; si sentono quasi paralizzate quando si tratta di scegliere se prendere, ad esempio, una strada o un’altra per andare al lavoro.
Com’è possibile che scelte tanto piccole da essere quasi irrilevanti consumino a tal punto il nostro cervello? In sostanza, secondo le ricerche, quando il cervello deve scegliere tra due opzioni piuttosto simili impiega più tempo e commette più errori. Il processo diventa usurante quando tra due opzioni si deve scegliere la migliore, ad esempio quando si deve scegliere se acquistare l’uno o l’altro cellulare tra due modelli quasi equivalenti in termini di prestazioni.
I ricercatori dell’università di Zurigo hanno condotto un interessante esperimento che riguarda il modo in cui prendiamo le piccole decisioni quotidiane. Hanno radunato un buon numero di partecipanti e hanno chiesto loro di scegliere se preferivano la possibilità di 5/10 di vincere 16 euro o la possibilità di 8/10 di vincere 10 euro. Analizzando le risposte hanno rilevato che più le persone apparivano indifferenti al risultato più tempo impiegavano a prendere una decisione e più errori commettevano.
È apparentemente insensato che le piccole scelte facciano sentire le persone sopraffatte, eppure è così. Questo fenomeno è chiamato dagli studiosi “effetto cronometrico” perché per prendere decisioni tra opzioni simili si impiega più tempo. Secondo gli esperti ciò avviene perché scegliendo tra due cose quasi equivalenti iniziamo ad analizzare la questione al millimetro, facendo un esercizio di introspezione che potrebbe essere anche inutile.
Un esempio di effetto cronometrico si ha quando si deve scegliere l’hotel per le vacanze. Scartando subito le opzioni troppo costose o quelle troppo distanti, ci si può trovare però a lungo impantanati nella scelta tra un hotel più economico e leggermente distante e uno più costoso ma vicino al centro. Questo processo può essere logorante per la mente.
Come uscire dall’effetto cronometrico? Uno studio condotto nelle università dell’Ohio e di Princeton ci viene in aiuto. Gli studiosi hanno dimostrato che quando le persone hanno un limite di tempo ben definito per fare una scelta tendono a prendere decisioni migliori. Possiamo portare il risultato di questo esperimento nella nostra vita e darci un limite quando si tratta di fare piccole scelte, in modo da non sovraffaticare la nostra mente. A volte “buttarsi” è la strategia migliore, specie se la posta in gioco non è poi così alta.
Smettere di lasciarsi bloccare dalle decisioni poco rilevanti è decisivo per migliorare l’equilibrio mentale. Se proprio non sai che cosa scegliere tra due opzioni quasi equivalenti, lancia una monetina e lascia che sia lei a decidere per te: all’inizio proverai un po’ di vertigine, ma la tua mente a lungo andare ti ringrazierà.