La logorrea è definibile come un flusso eccessivo, spesso incontrollato, di parole. Si manifesta infatti come una tendenza a parlare in modo continuo e prolisso, senza che ci siano necessariamente pause o attenzione all'interlocutore.
I logorroici sono persone che tendono a parlare troppo, trasformando i dialoghi in veri e propri monologhi e talvolta intavolando discorsi privi di senso e coerenza. Queste persone subiscono dei veri e propri “attacchi” di logorrea, momenti pieni di eccitamento nei quali non riescono proprio a stare zitte.
Gli argomenti su cui si “fissano” i logorroici possono essere vari ma spesso i loro discorsi si incentrano sull’autoelogio o, al contrario, sulla lamentela. I logorroici potrebbero passare ore a discutere dei loro successi o a lamentarsi dei loro problemi! Questo nasconde spesso dei tratti manipolatori, narcisistici ma anche vittimistici. Il vittimismo, in particolare, è ciò che fa più presa sulle vittime dei logorroici, rendendole impotenti e incapaci di reagire per non sembrare prive di empatia e di buon cuore. Le vittime ideali dei logorroici sono infatti i soggetti introversi, silenziosi e fortemente empatici, che non riescono a fermare il flusso delle loro parole e faticano a prendere l’iniziativa di interrompere.
Talvolta il flusso eccessivo di parole è parte di un vero e proprio disturbo. In particolare, quando l’eloquio è intenso e disorganizzato, il problema può essere ricondotto alla fase maniacale in soggetti bipolari, ciclotimici ecc. La logorrea può essere anche dovuta a uno stato di ansia e disagio, a danni cerebrali oppure all’uso di sostanze attivanti come alcol e droghe. Dal punto di vista psicologico la logorrea è dovuta a una profonda insicurezza personale e a tratti di personalità egocentrica.
Come si fa a contenere un logorroico? Per prima cosa è bene evitare di dargli dei rinforzi positivi, come fingere di seguirlo con attenzione. In secondo luogo è bene dargli dei segnali, verbali e non verbali, che il suo eloquio non è più gradito. I segnali non verbali possono essere guardare la porta o l’orologio, distogliere lo sguardo, fare silenzio ed evitare di annuire. I segnali verbali migliori sono quelli diretti, come chiedere educatamente di fare silenzio o fingere di avere un altro impegno a breve. Il logorroico può trasformarsi in un vero e proprio vampiro energetico, per cui è essenziale imparare a proteggersi anche attraverso dei segnali chiari che a chi non sta vivendo questa situazione esasperante potrebbero sembrare ineducati.
Se si riconosce che un logorroico è tale perché sta vivendo un forte disagio, come un momento di ansia o di mania, la cosa migliore da fare non è ignorarlo o interromperlo ma cercare di tranquillizzarlo, anche attraverso l’ascolto. Per quanto sia difficile, la cosa migliore è cercare di guardare la persona negli occhi mantenendo la calma e la pazienza e aspettare che l’ondata emotiva si esaurisca.
Cercare di intuire le vere cause della logorrea è essenziale per capire come è meglio agire. In particolare può essere d’aiuto valutare se il logorroico tende a esprimersi sempre parlando troppo oppure se l’eloquio torrenziale è una rarità, se sono presenti segnali non verbali di agitazione e ansia oppure se la persona sembra semplicemente troppo presa da se stessa.