Tutti conosciamo almeno una persona ottimista: ha sempre il sorriso sulle labbra, crede che ogni errore sia un’opportunità di crescita e anche nel giorno più buio pensa che domani andrà meglio. Per alcuni sembra impossibile vedere il mondo con le lenti rosa, ma per gli ottimisti si tratta di un vero e proprio stile di vita.
Essere ottimisti è, in un certo senso, un superpotere. Diversi studi, infatti, affermano che un approccio positivo migliora la qualità della vita in diversi aspetti. Vediamo quali sono i vantaggi dell’essere ottimisti:
Martin Seligman, dell’Università della Pennsylvania, ha dedicato anni allo studio degli sportivi. Si è reso conto che le squadre dove regna l’ottimismo creano migliori sinergie e ottengono risultati superiori sul campo da gioco; ha notato inoltre che i nuotatori ottimisti tendono ad avere performance migliori rispetto ai nuotatori pessimisti. Questa e altre ricerche hanno portato i manager delle aziende ad assumere lavoratori dall’indole ottimista, una pratica che sembra dare i risultati sperati.
Uno studio condotto dall’ Università di Harvard ha rivelato che coloro che erano di carattere ottimista a 25 anni tendono ad avere una salute migliore a 45 e 60 anni. Altri studi hanno correlato un carattere pessimista a una maggiore esposizione a malattie infettive e morte prematura. A livello di salute emotiva, si è notato che un percorso di psicoterapia cognitiva di 12 settimane (dove si ristrutturano gli schemi di pensiero) è più efficace degli antidepressivi.
Uno studio condotto su ex giocatori di baseball in pensione ha rilevato che i più ottimisti sono più sani e longevi anche arrivati a un’età avanzata. Un altro studio condotto su pazienti con cancro al seno ha dimostrato che chi ha la speranza di guarire risponde meglio alle terapie rispetto a chi si arrende.
Gli ottimisti tendono a vedere le piccole o grandi battute d’arresto come degli inciampi temporanei, oltre i quali si prospetta una risoluzione positiva. Ecco perché, rispetto ai pessimisti e ai realisti, sono meno soggetti allo stress. Anche quando lo stress li tocca, secondo una ricerca, sono molto più proattivi nel rispondere e hanno un approccio funzionale che riduce gli stressori o ne ridimensiona la portata.
Tante buone notizie, insomma, per gli ottimisti di natura! Ma per i pessimisti, è l’ora di rassegnarsi? Niente affatto. La buona notizia è che chiunque, se lo vuole, può diventare ottimista. Basta allenarsi un poco ogni giorno a cambiare prospettiva, vedendo gli ostacoli come opportunità e soprattutto apprezzando le occasioni positive che la vita ci mette davanti.