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    Perché torniamo dai nostri ex
    Abitudine, senso di sicurezza, paura della solitudine, presenza di uno schema emotivo consolidato… ecco i principali motivi per cui le relazioni più conflittuali faticano a finire.

    Perché così tante relazioni sono caratterizzate da un continuo tira e molla? I motivi che stanno dietro a questo andamento altalenante sono diversi e a volte in contrasto tra loro: la paura di impegnarsi o il timore di restare soli, la ricerca di emozioni forti o la difficoltà a vivere il cambiamento.

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    Sembra così ovvia l’idea di lasciare un rapporto che fa soffrire per cercarne uno più gratificante, ma l’essere umano è fatto così: non sempre le motivazioni che ci guidano sono le più sensate, perché dentro di noi le emozioni urlano forte e possono arrivare a tacitare la ragione.

    Approfondiamo quindi alcune delle motivazioni che ci possono portare a ritornare dai nostri ex.

    • La presenza di uno schema consolidato

    Molti dei rapporti altalenanti seguono schemi ben precisi che si ripetono nel tempo: da una parte la separazione, violenta e aspramente conflittuale, dall’altra il riavvicinamento, emozionale e idilliaco. Ciò è proprio delle coppie che “litigano per fare pace”, per cui l’unico modo per riuscire a sentire le emozioni profonde dell’amore è riavvicinarsi dopo un conflitto. La pace che si prova nel tornare insieme è però temporanea, in quanto questo genere di coppia è spesso caratterizzato da differenze inconciliabili. Spesso in queste coppie c’è una componente di sensation seeking (“ricerca di sensazioni forti”) e perciò, pur soffrendo, non è detto che i partner vogliano realmente modificare la loro condizione.

    • La dipendenza

    La dipendenza di un partner dall’altro può dar luogo a relazioni insoddisfacenti ma paradossalmente stabili nel lungo periodo. Anche quando interviene una rottura, i due soggetti non riescono veramente a lasciarsi il rapporto alle spalle e in breve tempo finiscono per esserne di nuovo risucchiati. Chi è dipendente dal partner si comporta come chi è dipendente dalle sostanze: a volte prova ad allontanarsene, riconoscendo il danno alla propria salute fisica o mentale, ma ciò gli risulta difficile o impossibile. Il livello di sofferenza può essere anche intenso in una relazione di questo tipo, ma sarà sempre considerato meno grave rispetto alla prospettiva di un annichilimento personale dato dal restare soli.

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    • L’abitudine

    Per quanto una relazione possa far male, se dura da un certo tempo rappresenta anche una fonte di sicurezza, un “già conosciuto”. Ci sono persone che considerano fondamentale godere di una condizione di stabilità e hanno una forte paura del cambiamento; queste persone sono decisamente più propense a mantenere relazioni lunghe, persino quando non si rivelano soddisfacenti. Anche se interviene una rottura, i partner cercheranno sempre di riavvicinarsi pur di non affrontare l’ignoto.

    È possibile rompere il circolo vizioso che ci porta sempre a ritornare dai nostri ex? Certamente, ma c’è bisogno di molta consapevolezza e spesso di un pizzico di aiuto esterno (da amici, familiari o da un terapeuta). Affrontare la fine di una storia caratterizzata da alti e bassi così clamorosi non è facile e spesso rappresenta una sorta di lutto che richiede un po’ di tempo per essere metabolizzato. Ciò non toglie che lasciarsi alle spalle una relazione di questo tipo possa rappresentare una vera e propria rinascita.

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