A tutti è capitato almeno qualche volta di sentirsi inadeguati, ma quando questo accade nell’ambito di una relazione d’amore possono generarsi dei problemi. Infatti i legami di coppia sono per loro natura piuttosto totalizzanti e sentirsi inadeguati in questo contesto significa vivere in uno stato di allarme costante.
Il senso di inadeguatezza ci porta a chiederci angosciosamente se qualcosa non vada in noi, traendo la conclusione di “non essere abbastanza”. Questo ci può portare a creare relazioni basate sull’annullamento. Infatti la paura di perdere l’oggetto del nostro amore per colpa delle nostre immaginarie mancanze ci spinge a creare una maschera di “partner perfetto” che però costa molta fatica per essere mantenuta. Ci sforziamo ogni giorno, ventiquattro ore al giorno, di diventare il compagno ideale perché l’altro non si accorga di come siamo veramente.
Il senso di inadeguatezza si accompagna molto spesso a una bassa autostima e a un’idealizzazione del partner. Se infatti noi riteniamo di non essere abbastanza, ci convinciamo che il nostro compagno sia una persona totalmente opposta, infallibile e perfetta, da accondiscendere e venerare.
Non capita di rado che una persona che si sente inadeguata nelle relazioni si innamori di un’altra che invece ostenta sicurezza. Si tratta, per così dire, di ruoli complementari. Quello che purtroppo capita spesso è che il partner sicuro di sé approfitti della sua posizione di potere per sminuire l’altro e dominarlo, dando origine a un rapporto disfunzionale.
Ma il senso di inadeguatezza può portare ad altre conseguenze: a volte c’è un vero e proprio evitamento delle relazioni, dato dalla paura di non essere in grado di piacere, a volte al contrario si sviluppa un attaccamento morboso per il proprio oggetto d’amore. Qui fa capolino l’ansia da abbandono, unita alla convinzione di essere stati fortunati a conquistare un partner perché nessun altro ci vorrebbe.
Da dove deriva il senso di inadeguatezza nelle relazioni? Secondo gli psicologi si tratta di una vulnerabilità che costituisce parte della personalità e che deriva da due cause principali: una componente biologica, innata, e una componente più psicologica dovuta a fattori ambientali. Secondo Bowlby tutto nasce dal rapporto con le figure genitoriali nell’infanzia. Alcuni genitori riescono a rendere il bambino sicuro di sé, certo di meritare amore, altri genitori crescono bambini insicuri che si convincono di potere avere affetto solo se accondiscendono alle loro aspettative.
Come superare il senso di inadeguatezza? Si tratta di un percorso non facile. Certamente bisogna lavorare sull’autostima: riconoscere il proprio valore e i propri punti di forza è fondamentale per migliorare la percezione di sé. Altre cose che si possono fare sono smettere di confrontarsi con gli altri, riconoscendo che ciascuno ha il suo percorso ed è valido a modo suo, e se si sente di non farcela cercare un supporto in un amico, un parente o un terapeuta. Recuperare l’accettazione di sé, che da bambini è stata negata, è la chiave per non stringere più rapporti segnati dalla dipendenza.