Stringere nuove amicizie da adulti è piuttosto difficile, quasi quanto trovare un partner (se non di più).
A soffrire di più della mancanza di riferimenti amicali sembrano essere gli uomini. Alcuni osservatori parlano infatti di male loneliness epidemic, “epidemia di solitudine maschile”. I sondaggi mostrano che oggi solo il 27 per cento dei maschi adulti ha almeno sei amici, mentre nel 1995 il trend si aggirava intorno al 55 per cento. Anche le donne soffrono sempre di più per la mancanza di amiche e amici: la tendenza generalizzata è chiudersi all’interno della coppia.
Secondo gli studi, raggiungiamo il nostro picco di amicizie in media a 25 anni, per poi assistere a un declino – molti legami si raffreddano, altri finiscono del tutto. Qual è la ragione per cui da adulti è difficile mantenere le amicizie e ancor più complicato farsene di nuove?
Uno dei motivi è che da adulti ci curiamo meno dell’aspetto amicale, pur fondamentale per la nostra vita. Purtroppo tra il lavoro, la dimensione di coppia, i figli e le inevitabili incombenze “da adulti” ci ritroviamo assorbiti in un tran tran che esclude le amicizie, come se coltivarle fosse un aspetto secondario. Non è così, ad esempio, a 16 anni, quando l’amicizia è considerato il valore più sacro e si è disposti a sacrificare tempo e parti della propria individualità pur di mantenere il legame speciale con una persona. Da adulti diventiamo più rigidi e inflessibili e preferiamo perdere le amicizie piuttosto che adattarci a esse (cosa che in coppia però facciamo). Per quanto possiamo essere stati devoti da giovani, la vita ci costringe a pensare che da adulti sia molto più importante fare gli straordinari al lavoro che prendere un permesso per dare una mano a un amico – cosa che, ne siamo certi, lui non farebbe per noi.
Ma l’aspetto fondamentale, non disgiunto completamente dal primo, è il tempo. Secondo la scienza, sono necessarie 200 ore perché un semplice conoscente diventi un amico stretto. Quanto è difficile ritagliarsi queste ore! In media gli adulti tendono a stringere amicizie sul posto di lavoro, proprio per il motivo che si trascorrono coi colleghi circa 8 ore ogni giorno. Ma negli ultimi anni stiamo assistendo a un forte declino delle “birrette del dopo turno” perché, schiacciati dagli impegni familiari, quasi tutti devono tornare subito a casa. Consideriamo poi l’impatto dello smartworking, che isola ancora di più le persone, impedendo loro di stringere legami sul posto di lavoro.
Eppure l’amicizia è un aspetto importantissimo per condurre una vita sana e soddisfacente dal punto di vista psicologico. Secondo una ricerca, non avere amici ha lo stesso impatto sul corpo che fumare 15 sigarette al giorno. Infatti, senza la presenza di legami amicali importanti si registra una maggiore produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che porta a un rischio più elevato di infiammazioni e infezioni.
Stringere nuove amicizie può essere difficile, ma il messaggio che vogliamo trasmettere è che vale la pena di impegnarsi a farlo. Cerchiamo le occasioni giuste che ci permettano di trascorrere insieme le famose 200 ore: valorizziamo i contatti che abbiamo sul lavoro, iscriviamoci a un corso, dedichiamoci al volontariato… sono tutte strade che è profittevole percorrere se vogliamo ampliare la nostra rete sociale.