Il sesso come si è abituati a vederlo sul piccolo e grande schermo, per essere "buono" sembra dover essere fulmineo, travolgente e sembra peggiorare con l'avanzare della relazione. Invece, diverse ricerche suggeriscono il contrario: chi è impegnato in liasons di lunga durata fa più sesso e lo fa meglio. Ma "meglio" in che senso?
Sembra essere determinante il ruolo della fiducia più che dell'avventura, in quanto la connessione profonda con il partner sembra determinare una migliore qualità dell'atto d'amore.
Le nuove scienze dell’attaccamento (Johnson, 2013) suggeriscono che ci siano tre tipi di sesso:
È tipico delle coppie in cui non c'è fiducia reciproca. Magari uno dei due ha paura che il partner non sia veramente interessato alla relazione, o nutre sfiducia in se stesso. Questo tipo di attaccamento è definito dagli psicologi attaccamento ansioso. I desideri del singolo, la voglia di trasgredire o semplicemente il senso di libertà vengono censurati per privilegiare il compiacimento dell'altro, nel senso che viene continuamente desiderata la sua approvazione.
Si parla allora di sesso consolatorio: se il rapporto va bene, ci si sente rassicurati; se sorge invece il minimo segnale negativo da parte dell'altro, si entra in ansia e sorgono le paranoie.
Per questo può capitare di mettere sotto pressione il partner per fare sesso e di avere scatti di rabbia o gelosia se rifiuta.
Vivere il sesso con uno stato inconscio di allarme non è certamente il modo migliore.
In questo tipo di sesso l'obiettivo è ridurre la tensione sessuale e raggiungere l'orgasmo. Mentre il primo tipo è costantemente rivolto all'altro e poco a sé, qui è il contrario; si tratta di un tipo di sesso autoappagante, che ricerca il benessere personale e non si cura invece di stabilire un ponte con l'altro.
Non è solo il tipico "incontro di una sola notte": questo tipo di sesso può instaurarsi, anche in maniera inconscia e sottile, anche nelle coppie formate. Questo tipo di atteggiamento si chiama in psicologia attaccamento evitante e ha l'effetto, nel concreto, di far sentire il partner molto solo.
La mancanza di connessione emotiva che si prova quando si fa sesso con il partner "ma è come se potessi fare lo stesso con chiunque" se protratta spegne inesorabilmente l'erotismo.
Non stiamo parlando di ideali finti come l'orgasmo simultaneo o la padronanza del kamasutra, ma di un sesso basato sulla fiducia!
Gli individui che fanno sesso in sincronia sono caratterizzati da un senso di rilassamento e libertà: possono esprimere le loro fantasie, non si sentono giudicati in nessun momento e sono in ascolto sereno di quello che il partner esprime loro.
Un sesso sinfonico alimenta il senso di noi stessi come attraenti, sessualmente desiderabili, e fare l’amore diventa una fonte continua di eccitazione e di gioia.
Questo non ha niente a che fare con l'ufficialità o meno di una coppia, né con il numero di mesi o anni di cui la relazione si compone: può accadere tra chiunque, in teoria. Ma è chiaro che un tale senso di fiducia richieda tempo per svilupparsi e sia più facile trovarlo nelle coppie di lunga data, ed è per questo che i ricercatori sono arrivati a dire che il sesso sia più soddisfacente nei legami stabili.
Un ruolo fondamentale lo giocano comunque la fiducia in se stessi e l'auto-esplorazione: sì, perché solo chi è a proprio agio con la sua sessualità riesce ad essere aperto all’esplorazione sessuale e gode di una varietà di giochi e sperimentazioni.
Per questo il sesso migliore è stato definito come "avventura sicura", nel senso che è impossibile sperimentare veramente se si teme di cadere ad ogni passo. L'acrobata sul filo può essere un'immagine adatta a descrivere tutto questo: chi non sa nemmeno camminarci non può certo camminare avanti, indietro o fare una ruota sul filo!