Per gli psicologi la parola “affetto” non ha lo stesso significato che ha per noi. Questa parola, in psicologia, descrive un’esperienza soggettiva di sentimento che comprende le emozioni, le passioni, le sensazioni da intense a sottili che una persona prova e che sono strettamente legate ai suoi processi fisiologici.
Esistono diversi tipi di affetto, da normali a patologici. Questi stati influenzano il modo in cui proviamo le emozioni e di conseguenza il nostro rapporto con il mondo e con gli altri. Vediamo quali sono i diversi tipi di affetto:
La persona con affetto ampio prova una vasta gamma di emozioni, sia negative che positive: può passare in modo flessibile e appropriato dalla gioia alla rabbia, in accordo con quanto le accade nella vita. Questo tipo di affetto è caratteristica delle persone mentalmente sane, che sanno adattarsi ai cambiamenti ambientali.
Con questa definizione intendiamo la capacità di provare un’alta energia e una prevalenza di emozioni positive. In chi ha spesso stati affettivi positivi si osserva molto ottimismo, con una capacità di allontanare ansia e depressione superiore alla media.
L’affetto negativo è il contrario dell’affetto positivo e, come quest’ultimo, può avere diverse intensità. Può verificarsi dopo un litigio col partner, oppure dopo una delusione o semplicemente in una giornata storta. Il problema sorge quando questo tipo di affetto, caratterizzato da una bassa energia, si protrae nel tempo: può essere una spia di depressione.
È il tipo di affetto che si osserva nei bambini molto piccoli. Comprende un’emozione, positiva o negativa, non disgiunta da un certo stato di eccitazione fisica. Ad esempio un neonato che ha fame piangerà e si muoverà in modo irrequieto per segnalare il bisogno di nutrirsi. Questo tipo di affetto può essere osservato anche negli adulti e può essere correlato ai disturbi d’ansia, che comprendono una costante attivazione fisica.
Si manifesta quando una persona prova sentimenti contrastanti tra loro. Ad esempio, si ha un affetto ambivalente quando si vuole bene a un amico e allo stesso tempo si prova invidia per lui. Questo tipo di affetto è molto complesso e può causare problemi interpersonali. A livello estremo può caratterizzare patologie come la schizofrenia e i disturbi di personalità.
Parliamo di affetto rigido quando una persona si mostra insensibile ai cambiamenti del suo ambiente. Ad esempio, nell’apprendere una brutta notizia, la persona rimane immobile e non cambia né tono di voce né emozione. Secondo gli esperti questo genere di affettività può riguardare disturbi come il DOC e la schizofrenia.
Detto anche paratimia, questo tipo di affetto si manifesta quando la persona mostra atteggiamenti in contrasto con quanto afferma di provare: ad esempio, potrebbe piangere a dirotto pur riferendo di sentirsi felice. L’affetto inappropriato è un tratto caratteristico di diversi stati patologici come la depressione e la mania.
Si verifica quando una persona cambia rapidamente emozione, passando da una grande gioia a una grande tristezza, dal riso al pianto. Si parla anche di labilità emotiva.
Questo tipo di affetto si manifesta quando una persona ha una potenza emotiva ridotta. Il tono della voce è piatto, il volto poco espressivo e i gesti poco eloquenti. Questo tipo di affettività può causare problemi di comunicazione e influire sul benessere emotivo.
È una manifestazione ancora più accentuata dell’affetto limitato. La persona non ha espressioni facciali significative, non sembra reagire ai cambiamenti dell’ambiente, non sembra proprio provare emozioni; sembra disinteressata al suo ambiente, piatta, distante. Questo tipo di affetto è comune nelle psicosi, nel disturbo post traumatico da stress e nella depressione maggiore.
La persona è ancora più emotivamente immobile di quanto non lo sia chi prova un affetto “noioso”. È una caratteristica della schizofrenia e può impattare significativamente sulla socialità e sulla qualità della vita.
I tipi di affetto che abbiamo elencato possono essere correlati a patologie, ma non sono necessariamente problematici. A tutti può capitare di reagire in modo non convenzionale, per esempio quando si affronta un lutto. Raccomandiamo di rivolgersi a un professionista ed evitare il fai da te se si ha l’impressione di provare un affetto problematico a lungo.