John e Ann Betar: un matrimonio da Guinness
Ann e John erano cresciuti nello stesso quartiere, a Bridgeport in Connecticut, e da adolescenti avevano frequentato la stessa scuola; erano diventati amici e lui l’accompagnava a casa dopo la scuola. La famiglia di Ann era immigrata in America dalla Siria e, come spesso accade, non vedeva di buon occhio un’amicizia troppo stretta della figlia con John in quanto avevano già individuato il futuro marito di Ann.
Con l’andar del tempo i due ragazzi si innamorano e per sfuggire alle regole della famiglia di Ann decidono di scappare a New York, creando grande scompiglio e preoccupazione nei genitori i quali, tuttavia, a mo’ di consolazione iniziarono a pensare che, come amore giovanile, sarebbe stato destinato a finire presto.
Nulla di tutto ciò, Ann e John si sposarono a New York, hanno avuto 5 figli, 14 nipoti e 16 bisnipoti. Hanno raggiunto gli 85 anni di matrimonio e per questo hanno ricevuto un riconoscimento speciale dalla “Worldwide Marriage Encounter”, come esempio che l’Amore con lettera maiuscola esiste.
Sposati 75 anni dopo il primo bacio
Carol Harris e George Raynes erano compagni di scuola in terza elementare quando, in uno spettacolo teatrale, si trovarono a recitare le parti rispettivamente di Bella Addormentata e del principe il quale, come prevedeva il ruolo, ad un certo punto la baciò. E questo fu, si può dire, il loro primo bacio.
Crescendo, George si trasferì dalla provincia canadese del New Brunswick a Toronto e lì si sposò. Vi rimase 61 anni, fino alla morte della moglie, dopodiché, rimasto solo, decise di tornare nei luoghi della propria infanzia, a Saint John, e fu di nuovo qui che rivide Carol.
Iniziarono a frequentarsi e divennero amici, fino al giorno in cui lui le chiese di sposarlo e fu così che il matrimonio avvenne la bellezza di 75 anni dopo il loro primo bacio. Commentando l’avvenimento la sposa ebbe a dire “Ho finalmente trovato il mio principe”, non aveva infatti più dimenticato quella lontana emozione infantile.
Victoria e Albert
Fu un matrimonio combinato naturalmente quello fra la diciassettenne erede al trono d’Inghilterra Victoria e suo cugino Albert di Sassonia Coburgo Gotha. Inizialmente Victoria si era dichiarata contraria anche solo a conoscere Albert, e lui allo stesso modo era stanco di essere al centro di manipolazioni da parte delle famiglie.
Gioco forza i due giovani dovettero iniziare a conoscersi e, forse anche per queste similitudini di pensiero, scoprirono di avere in comune più di quanto immaginassero. Divennero veri amici, Victoria sentiva di potersi fidare di Albert anche in vista del ruolo di Regina che avrebbe dovuto ricoprire a breve. Con l’amicizia nacque poco a poco anche un amore dolce e appassionato; dal matrimonio nacquero 9 figli e Albert ricoprì per tutta la sua vita anche il ruolo di consigliere della Regina.
La loro appassionata storia d’amore, basta sulla reciproca fedeltà, costituì una vera e propria eccezione nel panorama delle infelici unioni reali dettate dalla convenienza dinastica ed è stato recentemente tradotto nel film “The Young Victoria”
Frida Kahlo e Diego Rivera
La loro storia, pur con alterne vicende, durò tutta la vita e fu un amore irrazionale, non convenzionale e non privo di esperienze dolorose. Frida nel parlare di Diego era solita sostenere dire: “Ho subìto due gravi incidenti nella mia vita: il primo è stato quando un tram mi ha travolto, il secondo è stato Diego Rivera”
Frida aveva 15 anni quando conobbe Rivera che ne aveva 34 ma ci vollero sette anni prima che la loro relazione iniziasse. Entrambi pittori di talento e fuori dalle righe ebbero una storia passionale e nello stesso tempo conflittuale, a causa dei loro caratteri forti.
Venivano chiamati “l’elefante e la colomba” a causa del loro aspetto diametralmente opposto: lei esile e minuta, lui un uomo alto e robusto, dai tratti per nulla gentili. Il loro matrimonio fu caratterizzato da atteggiamenti piuttosto libertini e anticonvenzionali da ambo le parti, ebbe fughe e ritorni, un divorzio e poi di nuovo un matrimonio a riunirli, che durò fino alla morte di Frida. In questa occasione Diego ebbe a dire: “Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita è stata il mio amore per lei”
Johnny Cash e June Carter
La prima volta che Johnny vide June fu durante una gita scolastica dell’ultimo anno di liceo quando assistette all’esibizione della Carter Family, un gruppo musicale composto proprio da June, le sue sorelle e la madre. Lui resta colpito dalla ragazza e si ripromette di parlarle se dovesse reincontrarla, e così avvenne molti anni dopo.
Entrambi sono validi musicisti e sono attratti l’un l’altra anche da una sinergia artistica che li porta in giro per l’America ad esibirsi assieme; entrambi già sposati, non possono frenare la forte attrazione che sentono reciprocamente.
June era combattuta pure a causa dalla vita turbolente di Johnny, spesso in preda ad alcol, droga e sregolatezze varie. La moglie di Johnny ottiene il divorzio e pure lei si separa dal marito ma per diverso tempo, pur sentendo di amarlo follemente, non si sente sicura e teme di mettere a rischio anche la propria vita, ma continuano a suonare assieme.
Johnny chiederà a June di sposarlo una trentina di volte e ogni volta è un no finché durante un concerto in Canada lui sul palco le chiede pubblicamente di sposarlo e questa volta è un sì. Il loro matrimonio coinciderà con l’abbandono degli eccessi da parte di Johnny e la riscoperta della fede in Dio; non si lasceranno mai, sempre insieme sostenendosi a vicenda.
In una celebre lettera indirizzata alla moglie Johnny la definì “la prima ragione della mia esistenza”. June muore dopo 35 anni di matrimonio e lui morì qualche mese dopo, non riuscendo a sopravvivere al dolore.
Amore malgrado la distanza
E’ la storia di Irina e Woodford McClellan che si sono sposati non immaginando che sarebbero dovuti trascorrere 11 anni prima che potessero stare assieme.
A inizio anni Settanta Irina abitava a Mosca e lavorava all’Istituto di Economia Globale e Relazioni Internazionali; proprio lì conobbe Woodford, professore statunitense. Si sono innamorati e sposati due anni dopo senonché tre mesi dopo lui dovette lasciare Mosca e tornare in America poiché il suo visto era scaduto.
Lui cercò più volte di tornare a Mosca da Irina ma ogni volta gli veniva negato il visto; sono gli anni della Guerra Fredda e di certo i due paesi non intrattenevano rapporti idilliaci; lei dal canto suo non aveva il permesso di lasciare il paese.
Di fronte ad una situazione così bloccata, il loro matrimonio viveva a distanza, di telefonate, lettere e fotografie. Fu solo 11 anni dopo che Irina ottenne finalmente il permesso di trasferirsi negli Stati Uniti: si rividero nel gennaio 1986 all'aeroporto di Baltimora-Washington. Il loro incontro non passò inosservato perché nel frattempo la loro storia divenne di dominio pubblico.
Alcuni giornalisti assistettero all’emozionante incontro e Irina stessa più tardi raccontò la loro esperienza in un libro.
Tutte queste storie non raccontano solo di Amore con la a maiuscola ma anche di partecipazione, comprensione e soprattutto coraggio; il coraggio di mettersi in gioco e di non arrendersi perché lo si creda o no è proprio l’amore il più forte e irriducibile di tutti i sentimenti.